«La scelta a Latina non può limitarsi al centrodestra rappresentato dagli stessi volti del passato e al civismo fallimentare di Latina Bene Comune. C'è bisogno di altro, serve un rinnovamento vero». Il consigliere comunale Matteo Coluzzi, leader del movimento Generazione per Latina, non lascia spazio a possibili equivoci. In questi anni di opposizione è stato vicino al centrodestra in Consiglio comunale, ma mostrando sempre grande autonomia. La stessa che ora usa per indicare il futuro che attende il capoluogo. Nell'attuale scenario, Coluzzi non ha dubbi su chi possa incarnare il rinnovamento necessario: la consigliera Giovanna Miele.
Nel 2016 è stato tra i più votati in città, Matteo Coluzzi e il gruppo di Generazione per Latina promette di essere protagonista anche nei prossimi mesi. «Personalmente - dice Coluzzi - continuerò a lavorare per smuovere l'amministrazione dall'immobilismo in cui si trova. La tempesta Covid ha certamente cambiato il modo di fare politica, ne ha riscritto le regole, non sempre in meglio. La distanza necessaria da tenere sul territorio penalizza la politica e allo stesso tempo il lavoro dei consiglieri comunali è fortemente limitato dal dover interagire in modalità remota. Ma ne usciremo e non dobbiamo smettere di guardare avanti». Certo però oltre al futuro, bisogna fare attenzione alle nuove difficoltà presenti. «Il Covid ha cambiato molte cose, ma in particolare ha ampliato la distanza sociale ed economica nella comunità. La politica a mio avviso deve impegnarsi per coniugare le risposte per il presente, per l'immediato, alla costruzione di un progetto futuro».
Quella della mancanza di visione e di prospettiva sulla città, è una delle principali accuse che in questi anni l'opposizione ha mosso a Coletta e soci. Matteo Coluzzi rimarca: «La classe politica deve lavorare per costruire qualcosa di duraturo, per dare futuro alla città di Latina. La prossima amministrazione deve avere il coraggio di costruire la città del 2032. Tra le colpe che hanno l'attuale amministrazione ma anche quelle che l'hanno preceduta, c'è la tendenza a pensare all'immediato, a non progettare o programmare il futuro. Tutto questo va cambiato. Da parte nostra c'è voglia di lavorare in questa direzione».
Coluzzi guarda con diffidenza al percorso del centrodestra. «Vedo che c'è un gran fermento in città, ma non vedo stabilità e certezze. Di sicuro, e lo ripeto, la classe dirigente deve essere rinnovata. La gente è delusa dal presente, dall'incapacità del civismo ma è stanca del passato, degli stessi volti che hanno lasciato ombre pericolose alle loro spalle. Il prossimo sindaco deve incarnare un cambiamento vero».
E chi può essere questo sindaco? «Sto seguendo con molta attenzione il percorso di Giovanna Miele e del suo Laboratorio Identità Futuro. Ci ritroviamo vicini in molti punti ideali e programmatici. Giovanna ho imparato a conoscerla ed apprezzarla durante questi anni di Consiglio comunale. E' preparata, competente, una ragazza combattiva che crede in quello che fa. Penso che abbia le carte in regola per fare bene. Una figura come la sua può rappresentare il cambiamento di cui la città ha bisogno. Inoltre, Giovanna Miele è la dimostrazione che trasparenza e onestà non sono attributi di cui può vantarsi solo Latina Bene Comune. Sono certo che su Giovanna Miele la città capirebbe quanto importante sia una ragazza che si mette in gioco per il bene della sua comunità».