Si apre tra le polemiche, soprattutto provenienti dai consiglieri della Lega, il nuovo anno ad Ardea dove a tener banco è ancora la proroga del servizio di raccolta rifiuti.

Siamo alla quinta, forse in arrivo, come sottolineano dai banchi di opposizione Luana Ludovici e Franco Marcucci, per la Igiene Urbana srl: «L'amministrazione svolge le sue funzioni da oltre 3 anni - tuonano i consiglieri della Lega - e, ad oggi, non è riuscita a portare a compimento ciò che in campagna elettorale aveva ben chiaro: la risoluzione dell'annoso problema. Stiamo assistendo all'ennesima situazione a dir poco imbarazzante: la Segretaria Generale contro il Dirigente dell'Area tecnica. fin qui nulla di nuovo. Evitiamo di elencarvi l'esodo dei tanti Dirigenti da questa amministrazione, così come il lungo elenco del susseguirsi delle Segretarie Comunali e il fuggi fuggi degli Assessori e dello stesso personale». Il nodo da sciogliere resta il certificato antimafia, come emerso durante l'ultima commissione Ambiente; una commissione «molto partecipata dall'attuale amministrazione, tanto è vero che sono stati nuovamente ammoniti da Città Metropolitana, poiché in sede di commissione la Segreteria Generale affermava di aver parlato con la dottoressa Zorza, vice Sindaco della città metropolitana di Roma, ma la stessa Segretaria è stata costretta a smentirsi, poiché aveva semplicemente detto il ‘falso'».

Accuse al vetriolo che sollevano dubbi che andranno ora chiariti. Anche perché da mesi il Comune di Ardea è in attesa del nuovo appalto - della durata di sette anni - per il servizio di Igiene urbana che è al palo da tempo a causa di un iter estremamente complicato affidato alla Città Metropolitana di Roma Capitale. «Per dovere di sintesi e senza scendere troppo nel tecnicismo, evitando considerazioni personali - proseguono Ludovici e Marcucci -, vorremmo ricordare che prima della stipula del contratto, l'impresa aggiudicataria presentò delle fideiussioni a garanzia. Se dovesse verificarsi che il Certificato Antimafia sia difforme da quanto autodichiarato in sede di gara, le stesse verranno riscosse e incamerata entro 15 giorni dal Comune».