Ha provato a giocare di anticipo, da buon politico navigato quale è, convocando d'urgenza una conferenza stampa ieri mattina, ma la nota stampa congiunta Lega e FdI, diramata nel primo pomeriggio di ieri, lo ha messo lo stesso con le spalle al muro.

Mai come questa volta il terzo mandato di Carturan come sindaco rischia di finire anzitempo. Sì perché dopo Fratelli d'Italia anche la Lega decide di voltare le spalle al primo cittadino e lo fa dopo una mattinata di riunioni a Roma tra i vertici dei due partiti di centrodestra. Una decisione comune, come quella di tornare alle elezioni. Dunque se Carturan non troverà una nuova maggioranza è destinato a cadere. Una lunga giornata iniziata con le dichiarazioni di Carturan direttamente dal suo ufficio di palazzo Caetani. Qui il sindaco ha ribadito le motivazioni che l'hanno spinto a cacciare Sambucci (messe nero su bianco sul documento politico da lui firmato il 10 gennaio) e dell'attività politica, da campagna elettorale, messa in atto negli ultimi tempi da alcuni gruppi politici. Nonostante la perdita di FdI (ricordiamo che Carturan è consigliere provinciale con il partito della Meloni), il primo cittadino ha manifestato un cauto ottimismo sul prosieguo dell'attività amministrativa, rimarcando anche l'approvazione del Bilancio prima della fine dell'anno.

Ma mentre lui parlava ai giornalisti, FdI e Lega si trovavano a Roma per decidere il da farsi. E nella Capitale i due partiti hanno deciso di mettere un punto su questa esperienza politica in maggioranza. Dopo FdI anche la Lega ha deciso di abbandonare la nave di Carturan come si legge bene nella nota congiunta: «Si è tenuto un incontro tra Lega e FdI alla presenza dei Senatori Gianfranco Rufa, coordinatore provinciale Lega e Nicola Calandrini, coordinatore provinciale FdI, nel quale si è giunti alla conclusione che la tentata sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale, le ripetute revoche al vicesindaco, i continui tentativi di ribaltoni della prima repubblica, i ripetuti azzeramenti senza senso della giunta comunale, le guerre intestine all'interno di alcuni gruppi politici di maggioranza, le dimissioni farsa di alcuni assessori, sono tutti gravissimi errori del Sindaco Carturan».
I due partiti additano a Carturan le colpe di questa crisi, innescata dalle continue decisioni di fare e disfare la giunta, in ultimo la querelle Sambucci: «Alla luce di quest'ultima revoca del vicesindaco, priva di qualsiasi logica politica, riteniamo che il progetto politico sposato nel 2018 sia terminato a causa dell'irresponsabilità politica del sindaco, concentrato più che sull'aspetto istituzionale ed amministrativo della città, sulle velleità politiche personali, rievocando vecchie tattiche e ribaltoni politici appartenenti ai vetusti metodi della politica che non ci appartengono».

E alla nota stampa sono seguite anche le prime conseguenze: «Anche gli assessori di riferimento Lega (dopo quelli di FdI ndr) hanno protocollato le loro dimissioni. Siamo pronti a voltare pagina, ridando la parola agli elettori, per restituire alla città la dignità perduta». E le dimissioni degli assessori potrebbero non essere gli unici documenti protocollati. In via Zanella sono ore frenetiche per fare la conta prima di presentare eventualmente all'ufficio protocollo l'atto di sfiducia del sindaco.