C'erano una volta le Circoscrizioni, il luogo in cui anche le periferie delle città più grandi potevano dire la loro, far sentire la propria voce, costruire qualcosa di concreto partendo dal basso. Nel 2010…. Sono state abolite sull'onda di quel "taglio ai costi della politica" che ha segnato gli albori del nuovo populismo italiano. Da lì in poi sarebbero stati ridotti il numero dei consiglieri comunali, degli assessori e soprattutto sarebbero state abolite le Province, o meglio gli organi elettivi delle medesime, che in realtà esistono ancora, totem dei pasticci delle riforme all'italiana.

Tra le istituzioni che davvero non si sentiva la necessità di cancellare c'erano proprio le circoscrizioni. Fino alla riforma del 2010 erano previste per le città di almeno 100 mila abitanti, oggi il numero è stato portato a 250 mila. Ma chi ha svolto il ruolo di consigliere o amministratore pubblica in una città come Latina sa bene cosa significa fare a meno di questi enti sul territorio. E' impossibile infatti avere una rappresentanza che dia voce e respiro a città grandi come i capoluoghi di provincia.

L'abolizione di questi organi ha fatto risparmiare qualche spiccio alle casse comunali, ma ha tolto peso a periferie e borghi e soprattutto ha eliminato una vera e propria scuola di formazione politica diretta. I consiglieri delle circoscrizioni, infatti, avevano modo di conoscere la macchina amministrativa, di prendere dimestichezza con delibere e determine, di imparare i mille risvolti che ha l'iter amministrativo di una pratica o di una gara d'appalto. Tutto cancellato per un furore ideologico di cui oggi vediamo chiaramente gli effetti.

A rimetterci di più, a Latina, sono stati i borghi e in generale le periferie della città. La classe politica, oggi più che in passato, si accorge dei borghi esclusivamente durante la campagna elettorale. Si organizzano incontri, ci si riempie la bocca di rivalutazione e rilancio di queste zone, si liscia il pelo all'elettore. Ma non appena le urne si chiudono, i borghi tornano ad essere quel che erano prima: abbandonati. Se non ci credete, andate a fare quattro passi in un borgo qualsiasi di Latina e osservate in che modo sono messi gli arredi pubblici, il verde, le strade. Le Circoscrizioni rendevano i Borghi più vicini al centro. Erano anche un luogo in cui ottenere documenti e servizi. Oggi, tanto per farsi un'idea, quando l'amministrazione comunale ha deciso di spostare i servizi dell'Anagrafe lontano dal centro, ha inteso farlo a qualche metro dalla circonvallazione. E il centro, ormai, fa rima con Ztl.

L'abolizione dei Consigli circoscrizionali ha di fatto interrotto un rapporto di comunicazione tra istituzioni e territorio, soprattutto con le frazioni. Un rapporto da recuperare e ricostruire. Magari facendo in modo che le istanze dei borghi e dei quartieri abbiano una voce istituzionale concreta per esprimersi.