Cosa può fare un'amministrazione locale per sostenere i piccoli commercianti del proprio centro urbano? Sono partiti da questa domanda i dirigenti comunali di Fratelli d'Italia per provare a dare una risposta, a costruire una proposta che sia comprensibile e attuabile in tempi brevi. Una serie di piccole idee che, se realizzate, potrebbero garantire un incentivo concreto all'attività commerciale del capoluogo pontino.

I consiglieri comunali Giorgio Ialongo e Raimondo Tiero, coadiuvati dal portavoce comunale Gianluca Di Cocco, hanno buttato giù una serie di idee partendo dall'assunto che la crisi Covid ha cambiato molti degli scenari tradizionali del commercio. «Costituire un importante fondo per rigenerare i piccoli negozi, sostenere le forme di acquisto online con consegna a domicilio nei quartieri e nei borghi, incentivare l'adeguamento alle nuove tecnologie e al digitale da parte delle attività commerciali - è l'esordio dei tre esponenti di Fratelli d'Italia - Valorizzare inoltre i centri di vicinato e le start-up, attivare un serio tavolo di innovazione per le aziende in vista del post covid: queste le priorità da non perdere assolutamente di vista. Le attività di commercio e artigianato rendono tipiche le città e i centri storici e sono inoltre il principale mezzo di sostentamento di tante famiglie, a cui oggi bisogna dare un concreto aiuto per valorizzare e rinnovare la propria attività. Sollecitiamo l'impegno, per il dopo il lockdown, verso un percorso che porti ad alleggerire sensibilmente la Tosap. La sfida non è tra centri commerciali e negozi al dettaglio: quello che conta è come entrambe le realtà economiche sapranno rispondere alle nuove sfide e stili di acquisto che stanno rivoluzionando le modalità di comportamento da parte del consumatore, a partire dall'adozione di nuove tecnologie come l'e-commerce». Un dettaglio, questo, non da poco. «Nell'ultimo quinquennio il commercio online è cresciuto mediamente del 20% l'anno, con conseguenze importanti sulla mobilità delle merci e delle persone e sull'organizzazione dei negozi tradizionali, e a seguito dell'emergenza sanitaria è previsto un ulteriore aumento della spesa online, che potrebbe avere una pesante ricaduta negativa sui negozi "al dettaglio" che non sapranno aggiornarsi al digitale - è l'analisi di Ialongo, Tiero e Di Cocco - Urge attenzione da parte dell'amministrazione verso le attività commerciali e artigianali. Deve nascere un nuovo piano urbanistico del commercio in ottica post-covid. Particolare attenzione va posta alla rigenerazione degli esercizi commerciali e di artigianato di servizio, con particolare cura alle innovazioni, limitando l'insediamento della grande distribuzione.Altra parola d'ordine sarà incentivare al massimo lo snellimento burocratico per le attività, nelle domande di ampiamenti, nell'uso di dehors, di spazi esterni e di suolo pubblico, senza dimenticare il sostegno allo sviluppo di Gruppi di acquisto solidale come promotori di una filiera sostenibile di prodotti locali, in supporto all'economia locale».