Venti voti per la dottoressa Barbara Sarubbo, nominata presidente del Collegio dei revisori dell'ente comunale. Ieri si è chiuso così uno dei punti all'ordine del giorno (l'altro era il rinnovo dei revisori di Abc) del consiglio comunale convocato in modalità provvisoria in presenza per lo scrutinio segreto. Una nomina resasi necessaria dalla prematura e drammatica scomparsa – come ha spiegato l'assessore al bilancio Gianmarco Proietti nel presentare la delibera - del presidente Franco Cappelli, morto di Covid-19 il 31 ottobre 2020. Proietti ha spiegato che essendo cambiata la normativa con la legge n.157 del 19 dicembre 2019, nei casi di composizione collegiale dell'organo di revisione economico finanziario previsti dalla legge, sono i consigli comunali a eleggere a maggioranza assoluta dei membri, il componente dell'organo di revisione con funzioni di presidente, scelto tra i soggetti validamente inseriti nella fascia 3 formata ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'interno 15 febbraio 2012, n. 23».

La polemica non è mancata da parte delle opposizioni per due motivazioni, una il nome della designata su cui hanno convenuto venti voti con un accordo di massima sancito precedentemente, l'altro per non aver ascoltato le richieste della minoranza, già emerse in commissione, di fare presidente uno degli altri due membri in carica del collegio per motivazioni legate al lavoro già avviato e di sostituirlo con una estrazione. Ecco perché le opposizioni, centrodestra e Gruppo Misto hanno siglato una nota per contestare la nomina di Sarubbo considerandola di matrice politica e funzionale all'accordo tra Pd e Lbc. «Con la nomina dei revisori dei conti e l'indicazione, per la presidenza, della dottoressa Barbara Sarubbo, si è evidentemente completato l'accordo politico tra Latina Bene Comune e Partito democratico – spiegano i consiglieri di centrodestra e Gruppo Misto - ora che il Pd ha un referente, nel collegio dei revisori del Comune di Latina, considerato che è un familiare dell'ex consigliere comunale Omar Sarubbo oggi responsabile segreteria assessorato agricoltura e ambiente della Regione Lazio. Per Damiano Coletta e Lbc la trasparenza e l'equità funzionano a fasi alterne, di solito sono sospese quando accontentano i loro interessi». «La maggioranza poteva compiere altre scelte, più trasparenti, come proposto in Consiglio dalla minoranza - proseguono i consiglieri - invece ha deciso di connotare la nomina del presidente come un chiaro segnale politico- concludono i consiglieri - Latina Bene Comune e Partito democratico sono pronte, come è evidente, a spartirsi le poltrone e il potere in questo ultimo scampolo di consiliatura. Coletta e Lbc hanno ormai dato il benvenuto al Partito democratico in maggioranza, adottando i metodi della cosiddetta ‘vecchia politica' crediamo sia solo la prima cambiale politica che Latina Bene Comune ha firmato per accontentare il nuovo alleato».