«L'accordo col Movimento 5 Stelle rappresenta un altro passo verso la costruzione di uno schieramento di centrosinistra che sia argine alla destra». Il consigliere regionale del Pd Enrico Forte ha votato a favore della proposta di Nicola Zingaretti e Bruno Astorre in direzione regionale, intervenendo anche per sostenere l'apertura ai grillini. A suo dire, è il percorso giusto per costruire una alternativa forte al centrodestra. Certo nel partito di Latina servirà un chiarimento sulla linea, dal momento che il segretario provinciale Claudio Moscardelli è tra quelli che non hanno dato l'ok alla scelta della Regione Lazio. «Sì, credo che nel capoluogo e in provincia dobbiamo affrontare il tema della linea politica», ammette Forte.

In Consiglio regionale da ormai otto anni, Forte ha l'esperienza necessaria per fiutare il vento e pensa che la mossa di Zingaretti sia corretta. «Dal punto di vista strategico penso che la strada sia quella giusta. Costruire un grande campo di sinistra e progressista che sia alternativo alla destra a trazione sovranista, è un concetto che portiamo avanti da tempo. Il Movimento 5 Stelle, dopo l'esperienza del Conte II, è diventato un partner di governo per il Partito democratico. E ora va strutturata quell'alleanza anche sui territori». In Regione, secondo Enrico Forte, le condizioni esistono da tempo. «La particolare situazione che s'è creata nel 2018, con il presidente Zingaretti che ha vinto le elezioni regionali senza una maggioranza solida in Aula, ha fatto sì che si aprisse un dialogo con il Movimento 5 Stelle su svariati argomenti. E insomma, amministrando abbiamo compreso di poter condividere percorsi, scelte e progetti. Ora abbiamo il dovere di pianificare il futuro con i progetti del Recovery e penso che la nostra legislatura regionale abbia uno dei compiti più importanti della storia. Pertanto non trovo per nulla strano l'accordo con M5S e il loro ingresso in maggioranza. Del resto bisogna iniziare a costruire anche la prossima alleanza in vista delle regionali e delle politiche del 2023».

Ma prima di quell'appuntamento ci saranno le elezioni comunali, ormai slittate al prossimo ottobre. Oltre a Roma Capitale, si voterà a Latina. Anche qui ci sarà l'intesa con M5S? «Di certo io lo auspico - afferma ancora Enrico Forte - Dobbiamo fermare il possibile ritorno alla guida di Latina del centrodestra, che tanti danni ha creato nel passato e rispetto ai quali è solo iniziata un'opera di sistemazione con l'attuale amministrazione. Per quanto riguarda i Cinque stelle, le porte del confronto sono aperte».

La distanza maggiore tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle, negli anni, è stata certamente quella legata al tema infrastrutture. La Roma-Latina e la Bretella Cisterna Valmontone sono state spesso osteggiate dai grillini, sempre molto vicini ai comitati contrari a queste opere. E ora cosa succede? Enrico Forte è tranquillo. «La Roma-Latina non è in discussione, va detto chiaramente. Rappresenta un'opera fondamentale, strategica per la Regione Lazio e per l'intero Paese. Ora va compreso cosa fare dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato sulla Gara. Ma sono certo che su questo tema non si tornerà indietro, perché non possiamo mettere in discussione delle opere che sono strategiche, oltretutto già finanziate e per le quali l'iter realizzativo è già partito».