«Sì, serve forse chiarire la linea politica nel partito provinciale». Un concetto, questo, che con parole diverse hanno espresso entrambi i consiglieri regionali del Pd Enrico Forte e Salvatore La Penna. Il riferimento, nemmeno velato, è alla posizione assunta da Claudio Moscardelli rispetto all'ingresso del Movimento 5 Stelle nella maggioranza che guida la Regione Lazio. Ora è lo stesso Moscardelli a spiegare la propria posizione.

«Tutto nasce dal fatto che in direzione regionale sono intervenuto sulla proposta di Zingaretti per il loro ingresso in Giunta regionale esprimendo perplessità - afferma il segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli - Ho detto che mi aspettavo il loro ingresso in maggioranza alla Regione Lazio da tempo, da quando nacque il Governo Conte bis. Non sono d'accordo al loro ingresso ora perché tra poco ci sono le elezioni a Roma e i 5 stelle sostengono la Raggi». Secondo Moscardelli «questo ingresso ora in Regione crea confusione, indebolisce il candidato Sindaco del Pd a Roma. Mi è stato replicato che così faremo accordo al secondo turno su Roma. Ancora più sbagliato fatto così e annunciato prima. Al primo turno non avremo alleate le forze che dei 5 stelle non vogliono sapere e che però si sarebbero alleate con noi visto che i 5 stelle sono con la Raggi. Ora diranno no perché sanno che al secondo turno saremo comunque insieme ai 5 stelle. Inoltre così facendo ci carichiamo in parte il pessimo governo della Raggi. Per questo ho chiesto a Zingaretti e alla direzione regionale del Pd del Lazio di rinviare l'ingresso in giunta regionale a dopo le elezioni di Roma. Il Pd del Lazio ha deciso diversamente». Insomma, Moscardelli non è contrario all'apertura a M5S, ma sui tempi della stessa. Del resto è difficile dirsi contrari all'apertura ai 5 Stelle dopo che Moscardelli ha deciso di abbracciare Latina Bene Comune e Coletta. Una amministrazione, quella del capoluogo pontino, che ha fatto anche peggio della Raggi a Roma, in questi cinque anni. Del resto guidare Roma è molto più difficile che amministrare Latina, è evidente. Eppure per Moscardelli e per il Pd non è possibile sostenere Raggi perché, testuale, «ci carichiamo in parte il pessimo governo della Raggi». Invece a Latina il Pd ha deciso di caricarsi il pessimo governo di Coletta, ammettendo di non avere (o meglio di non vedere) una classe dirigente all'altezza e dopo averne dette di tutti i colori contro l'attuale maggioranza. Misteri irrisolti della logica politica.