Cambiare e subito il regolamento sui tributi per concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria dal momento che le nuove regole stanno dando una mazzata clamorosa alle attività commerciali della città». Parole del consigliere comunale di opposizione Giovanna Miele, di Laboratorio Identità Futuro, in merito alla delibera 96/2020 di Consiglio, atto con cui è stato approvato il regolamento di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria con decorrenza dal 1 gennaio 2021. Un documento che, di fatto, riunisce tutti i tributi come la Tosap e Cosap precedenti, istituendo il nuovo canone unico patrimoniale. Il tutto facendo riferimento alla possibilità che i Comuni hanno di discplinare con apposito regolamento le proprie entrate, anche tributarie.

«Noi come opposizione non abbiamo partecipato alla votazione in quanto non eravamo d'accordo - prosegue Miele, sempre indicando la delibera approvata in Consiglio Comunale - È vero che era necessario adeguarsi all'indirizzo indicato dallo Stato, ma a Latina è stato fatto molto di più. Nel regolamento sono state infatti inserite delle previsioni che hanno aggravato di molto il dovuto da parte dei commercianti, in alcuni casi anche il doppio rispetto a quanto precedentemente pagato».
Tra le novità, infatti, la delibera prevede l'inserimento del mancato guadagno per le strisce blu occupate dai gazebo nella nuova tassa unica.

«Una scelta che non ha tenuto conto delle difficoltà che da un anno i commercianti affrontano a seguito della crisi per l'emergenza Covid e le restrizioni alle loro attività imposte dalle norme anti contagio», prosegue Miele.
Un fatto, quest'ultimo, su cui l'opposizione ha già preso le distanze, ma non è tutto: «Ora si sta predisponendo una mozione da presentare in Consiglio comunale, che tenga presente la situazione di difficoltà economica acuita dalla crisi innescata dal Covid. Chiedo la revisione di questa tassa e di riportare i canoni come erano in precedenza (o con un forte abbattimento degli attuali). Se non si fa questo condanniamo i commercianti a morte sicura. La mozione va approvata, mi auguro, prima del bilancio di previsione così da essere ricompresa in esso».