Il settore urbanistica procede per interventi estemporanei e su iniziativa dei privati, un punto evidente in questi cinque anni di governo Coletta e da sempre contestato dalle minoranze.

Nell'ultimo Consiglio comunale è stato dato l'ok alla variante puntuale su un impianto sportivo sulla Litoranea. L'opposizione ha scelto di votare per senso di responsabilità, ma non senza critiche, perché su urbanistica e sport gravano le mancanze più vistose dell'attuale amministrazione. Il capogruppo della Lega in Consiglio Massimiliano Carnevale mette in evidenza che la variante riguarda un solo caso specifico a fronte di un'esigenza di impianti sportivi che riguarda invece tutto il territorio comunale del capoluogo pontino. «Il consiglio comunale - spiega Carnevale - è stata l'ennesima occasione per mettere in evidenza l'incapacità di programmazione e di pianificazione da parte di Coletta e della maggioranza di Lbc che lo sostiene». La variante urbanistica di fatto dà la possibilità ad un solo operatore che opera nel campo degli impianti sportivi di aumentare la superficie coperta dei fabbricati dagli attuali 267 mq a oltre 1500 mq e il volume dei fabbricati esistenti dagli attuali 221mc ai quasi 9000 mc.

«Al di là della variante e pur con tutte le perplessità che abbiamo espresso poiché trattasi di un'area parzialmente ricadente in un nucleo abusivo rischiando quindi di inficiare tutto il lavoro svolto per questa perimetrazione, noi ribadiamo la ferma convinzione di dare la giusta opportunità a tutti gli operatori pronti ad investire. Non capiamo pertanto perché questa amministrazione non abbia dato seguito ad un iter iniziato nel 2007 con un avviso pubblico per un piano esigenziale degli impianti sportivi che avrebbe dato risposte a tutti gli operatori, slancio all'economia del nostro territorio e opportunità di investimento anche ai tanti giovani imprenditori appassionati di sport». Critiche arrivano anche dalla consigliera Giovanna Miele di Identità e Futuro: «Dopo 5 anni intervenire con una variante puntuale doveva essere l'ultima ratio. Soprattutto perché Lbc ha sempre sostenuto che bisogna dare a tutti le stesse condizioni di partenza. E qui ancora oggi si nota l'assenza di una pianificazione urbanistica per la città. Un settore che non riesce a dare risposte. Il tutto ancora maggiormente penalizzante per il settore sportivo. Da anni c'è una difficoltà per le strutture sportive e per l'impiantistica in generale, che viene denunciata da operatori e anche da noi, consiglieri comunali. Una situazione rispetto alla quale né l'amministrazione né la maggioranza rappresentata da Latina Bene Comune, ha dato fino a oggi una risposta.

Come sull'urbanistica, anche sulle politiche sportive manca una pianificazione e un progetto valido. Il privato che beneficia di questa variante ha fatto certamente un percorso corretto ma questo non toglie che altre realtà simili sono bloccate a causa dell'incapacità dell'amministrazione comunale. Coletta in Consiglio comunale ha detto di essersi dedicato ad altre emergente e priorità per l'amministrazione. Non ho capito a cosa si riferisca il sindaco. Perché purtroppo le tante questioni denunciate già durante la scorsa campagna elettorale, sono rimaste invariate». «Se sono iniziati dei percorsi di recupero o di soluzione – conclude Miele - per quanto ne sappiamo, sono ancora in itinere o peggio si sono bloccati».