«La battaglia della legalità si vince facendo le cose, non restando fermi». La frase simbolo della sua sfida elettorale, Antonio Bottoni la infila giusto a metà della presentazione della candidatura a sindaco per una coalizione di liste guidata da Siamo Latina. Il coordinatore dell'associazione Codici scende in campo dopo i successi ottenuti in questi anni nella battaglia sul cimitero comunale e la cosiddetta tassa sul morto e altre vicende in cui ha lottato per difendere i diritti dei cittadini. Associazioni, sindacati, Fiamma Tricolore sono a sostegno di Bottoni. Ma altri potrebbero arrivare presto, dal momento che sono in corso incontri e confronti.


«Questa coalizione sarà aperta a tutti, senza steccati ideologici» è la premessa che fa Bottoni, presentando la propria candidatura nell'arena all'aperto del cinema Corso. Antonio Bottoni non vuol sentire parlare di posizionamenti, di destra o sinistra. «Qui stiamo dalla parte dei cittadini, come ogni amministrazione dovrebbe essere». Una coalizione che nasce tra la gente, dal basso.

Il giudizio sulla giunta Coletta è negativo. «Cinque anni di immobilismo e la presunzione di aver riportato la legalità in Comune. Invece sono stati smascherati, come sulla vicenda cimitero. Chi ha combattuto accanto a me per quella storia, sa di cosa parlo. Lo scandalo cimitero ha leso la dignità delle persone, dei cittadini. Quella che ho condotto assieme a tanti latinensi è stata una battaglia di principio, per ristabilire il rispetto delle regole della legalità». E qui arriva la stoccata: «La legalità si impone facendo le cose, non stando fermi e rimirandosi. Hanno parlato di casa di vetro, ma vorrei ricordare che il vetro si può oscurare».