«In Fratelli d'Italia esiste una linea sola, condivisa da tutti». Enrico Tiero, vice portavoce regionale del partito prova a smorzare le polemiche e a fare chiarezza sulla posizione di FdI rispetto alla scelta del candidato sindaco di Latina e la conseguente alleanza con Lega e Forza Italia. La perplessità sulla linea di Fratelli d'Italia è uno dei temi che tengono banco nei ragionamenti degli altri due partiti del centrodestra.
«Non esiste alcuna spaccatura all'interno di Fratelli d'Italia. Con il senatore Calandrini, e gli onorevoli Trancassini e Procaccini stiamo lavorando in piena sinergia - assicura Enrico Tiero - Fratelli d'Italia è stato il primo partito in ordine di tempo ad invocare l'unione del centrodestra su tutto il territorio provinciale. A suo tempo (come lo stesso senatore Calandrini), non ho fatto altro che ribadire quanto deciso all'unanimità dal coordinamento comunale di Latina, ossia l'indicazione di una rosa di candidati a sindaco politici da proporre agli alleati, senza mettere una pietra tombale su un candidato della cosiddetta società civile. Ho ribadito il fatto che per noi il Sindaco dovrebbe essere espressione di Fratelli d'Italia, in virtù che ad oggi FdI è l'unico partito della coalizione che non ha un proprio sindaco nelle città capoluogo di provincia del Lazio (la Lega governa Frosinone, Forza Italia esprime il primo cittadino di Viterbo); ed in virtù del fatto che FdI ha il più corposo gruppo consiliare (5 consiglieri), tra i partiti del centrodestra presenti nell'amministrazione comunale di Latina». Ragioni, queste che fanno dire a Tiero che dovrebbe appunto essere Fratelli d'Italia a indicare il candidato sindaco.
Ma anche gli altri hanno aspirazioni. «Queste sono tutte cose che in una dialettica politica, diventa confronto, che è la linfa stessa della politica - spiega Tiero - Allo stesso tempo reputo legittime tutte le richieste fatte e che faranno gli amici della Lega, e di Forza Italia, anche in virtù di quelle regole più volte citate. L'unità del centrodestra per noi è una pietra miliare, allo stesso tempo non ci sentiamo subalterni a nessuno e riteniamo che nella coalizione ci sia e ci sarà pari dignità tra i partiti che la compongono».
Dissidi all'indomani della scelta, se questa non sarà gradita? «Mi sento per questo di escludere quanto asserito secondo cui una volta designato il candidato sindaco, questo sarà oggetto di attacchi da parte degli stessi partiti che dovrebbero sostenerlo. Ciò non potrà avvenire perché come coalizione, prima di designare ufficialmente il candidato, questo avrà il benestare dei coordinamenti comunali dei partiti che compongono la coalizione. Anche per questo motivo dico che Fratelli d'Italia non un "politburo di qualche comitato centrale…": al nostro interno qualsiasi decisione viene condivisa, da una cabina di regia voluta dal coordinatore regionale Parolo Trancassini (coordinata dallo stesso Trancassini e composta da Calandrini, Procaccini e dal sottoscritto), e successivamente portata all'attenzione dei rispettivi coordinamenti locali con i quali vi è un confronto costruttivo che va oltre la semplice chiamata a ratificare».