Amato La Mura è il candidato sindaco del gruppo trasversale formato da Lega, ex sindaco Sandro Bartolomeo e Maurizio Costa. Ad ufficializzare la sua corsa in questa tornata elettorale è stato lo stesso medico con un video lanciato domenica sera sui social. Un nome di cui si parlava da tempo e sul quale c'è stata convergenza da subito. Ora si apre la campagna elettorale anche per questa nuova formazione di cui si sapranno i dettagli solo nei prossimi giorni. A parte i promotori già citati, dovrebbero esserci anche diverse liste civiche. Da capire poi i simboli dei partiti (Lega e Pd).
Per il momento Amato La Mura, medico impegnato da oltre un anno nella lotta al coronavirus, si è presentato ufficialmente alla città, spiegando le ragioni per le quali ha deciso di scendere in campo. «Da sempre, il solido rapporto che ho maturato con i formiani mi spinge a dare più del 100% ogni giorno. Tanti mi conoscono come medico; altri mi conoscono come politico; tutti mi conoscono come cittadino che farebbe di tutto per la sua città. Sia per professione che per passione sono impegnato al fianco della comunità di Formia. Oggi siamo tutti uniti per affrontare un nemico comune, ma domani dovremo toglierci il camice e affrontarne uno ancora più insidioso: ricostruire la città. Per questo sono qui oggi, perché sento la necessità, l'esigenza di prendere in mano la situazione e di agire. Ora è il momento di candidarmi a sindaco della nostra amata Formia». Dopo questa premessa il riferimento al passato: «La città è stata vittima della a dir poco disastrosa amministrazione di Paola Villa e della sua giunta, che ha portato Formia all'inevitabile commissariamento del Comune. Demagogia, propagandismo, promesse di cambiamento si sono rivelate, ancora una volta e a discapito della nostra amata Formia, pie illusioni che, in poco tempo, hanno rivelato le forti criticità e i grandissimi limiti di visione di quel progetto politico, se così possiamo chiamarlo. Per una città con una storia gloriosa come la nostra, il commissariamento, come se non fossimo in grado di governarci, è uno schiaffo morale che non avremmo meritato, un'onta lasciata da altri da cancellare in fretta, e dobbiamo farlo insieme. Per tutte quelle attività economiche e produttive allo stremo. Per tutte quelle famiglie prive di sostegno e che guardano con timore al futuro. Per tutti quei giovani che hanno bisogno di una guida». Da qui i propositi: «Noi vogliamo cambiare il futuro incerto di Formia prendendolo in mano oggi, per riportare la città a essere il punto di riferimento provinciale dei servizi, della sanità, della cultura, del turismo, della portualità». Ed ancora: «Avverto la necessità, come non mai, di essere il punto di riferimento di una coalizione che ha preso l'impegno di affrontare con coraggio e senso di responsabilità l'attuale fase emergenziale. E intendo farlo con una caratteristica imprescindibile: il mio progetto deve essere e sarà aperto ed inclusivo.
Vogliamo cancellare il decentramento che ha vissuto la città in questi anni. Non è ammissibile che una città così grande, inclusiva, si sia vista danneggiata nella dignità dei suoi tanti centri. Formia non ha periferie: Formia ha tante anime, ognuna unica e imprescindibile alla quale va il nostro impegno più grande per ridargli dignità e centralità nel progetto cittadino».