"Il Piano Economico e Finanziario del servizio rifiuti rischia di essere una grande beffa per i cittadini. Si tratta di un documento redatto facendo previsioni su un piano industriale che non è stato aggiornato dal 2019 a oggi e rispetto al quale registriamo già notevoli ritardi nella tabella di marcia. Latina Bene Comune s'è guardata bene dal mettere mano al piano industriale, in quanto questo avrebbe significato probabilmente aumentare il costo del Pef, visto che non è adeguato alle attuali esigenze del nostro territorio". Lo afferma in una nota la consigliera Comunale Giovanna Miele (Laboratorio Identità Futuro).

"In tutti i Comuni che hanno avviato la raccolta differenziata porta a porta, i primi anni s'è registrato un aumento considerevole dei costi, che sono andati poi riducendosi negli anni successivi. A Latina tutto questo scompare magicamente. La realtà è che i costi saliranno nei prossimi mesi e saranno i cittadini a doversi sobbarcare la spesa. Non dimentichiamo che una delle prime bozze di piano industriale presentato al Comune dalla società Contarina aveva delle previsioni di spesa di diversi milioni di euro più alte di quelle attuali e che l'amministrazione fu costretta a effettuare una revisione di quel documento per adattarlo alle previsioni di spesa che avevano giustificato l'abbandono di una gara europea e il passaggio all'internalizzazione del servizio con la costituzione dell'azienda speciale ABC.

L'unica certezza oggettiva è che se l'amministrazione Coletta avesse seguito la strada tracciata dal commissario prefettizio e ancor prima dal Consiglio comunale e avesse affidato ad una società esterna la gestione del servizio di igiene urbana, oggi la nostra percentuale di raccolta differenziata sarebbe già oltre il 50%. Invece Coletta e alleati, compreso il Partito democratico, hanno preferito lasciare per 4 anni la città in balia di rifiuti e degrado, persi dietro ai loro tentativi di farsi imprenditori del ramo. Un gioco sulla pelle dei cittadini che gli stessi cittadini pagheranno caro nelle future bollette Tari, già oggi tra le più alte d'Italia".