Il nome che la Lega farà al tavolo nazionale del centrodestra è quello di Giovanna Miele. Il coordinatore regionale Claudio Durigon non intende cedere a Fratelli d'Italia e Forza Italia e conferma la scelta fatta nei giorni scorsi. Il sottosegretario all'Economia teme che gli alleati vogliano rompere e vuole partecipare al gioco al massacro, bruciando altri nomi sul tavolo. Lui la scelta della consigliera Miele l'ha ponderata con estrema decisione, ben sapendo che anche all'interno del Carroccio avrebbe fatto storcere il naso a qualcuno dei suoi.
Le ragioni alla base della scelta di Giovanna Miele come candidato sindaco sono molteplici. In primo luogo la Lega considera Miele una figura moderata, esterna ai partiti in quanto ha lasciato Forza Italia in tempi non sospetti. L'essere donna è un valore aggiunto, in quanto in caso di elezione, sarebbe il primo sindaco donna della città. Durigon ha poi apprezzato le idee e i progetti che Miele ha sottoposto a lui negli incontri di questi mesi. Infine, dicono dal Carroccio, la passione e la voglia che Giovanna Miele mette nel fare politica sono state determinanti nel convincere Claudio Durigon.

Chiaramente non si tratta di una questione di mera simpatia. Miele è stata anche testata a livello di sondaggi in più di una occasione. Secondo il Carroccio i risultati sono stati lusinghieri. Nelle scorse ore di questo e altro Claudio Durigon ha parlato con Matteo Salvini, presentando al leader la candidata prescelta dalla Lega.

In queste ore il coordinatore regionale della Lega ha voluto evitare polemiche con gli alleati, ma sotto la cenere brucia il fuoco di una clamorosa rottura. Il Carroccio considera pretestuose le motivazioni accampate per bocciare il nome di Giovanna Miele. Per questo Durigon andrà al tavolo nazionale con la consigliera comunale e provinciale come prima scelta. Difficile credere che i due leader nazionali vadano alla rottura senza cercare una mediazione o senza ribadire i termini di una spartizione che prevede Roma a Fratelli d'Italia e Latina alla Lega.