I Consiglieri Alessandra Feudi e Luca Caringi chiedono il formale impegno dell'amministrazione per la realizzazione di parchi giochi inclusivi, nulla quaestio  sulla scelta di realizzare un nuovo parco giochi o riqualificare quelli esistenti, installando giochi e giostre accessibili a tutti i bambini, anche con disabilità. La richiesta arriva dai consiglieri del Gruppo Misto Alessandra Feudi e Luca Caringi, sotto la veste di mozione, presentata al Sindaco Roberta Tintari e al Presidente del Consiglio Gianni Percoco, da discutere nella massima assemblea cittadina anche già nel prossimo Consiglio comunale.
I Consiglieri partono dalla situazione attuale in cui versano le aree verdi municipali e, carte alla mano, chiedono all'amministrazione un impegno forte e immediato. Feudi e Caringi richiamano la Convenzione Onu che garantisce a tutti i bambini il diritto a divertirsi e giocare e, passando per le leggi nazionali, evidenziano che anche nello Statuto Comunale del Comune di Terracina in più commi dell'art. 3 si ribadisce che l'Ente deve impegnarsi affinché vengano rimossi gli ostacoli che impediscono l'affermazione dei valori della persona.

"Nella mozione - precisano gli stessi Consiglieri – abbiamo più volte sottolineato l'importanza dell'attività ludica ed evidenziato come la stessa possa trasformarsi anche in uno strumento terapeutico oltre che in una risorsa di inclusione. Da qui la nostra proposta di programmare un intervento che preveda, al più presto, la realizzazione di parchi giochi inclusivi garantendo eguale fruibilità delle strutture, nonché dei giochini, a tutti i bambini."
Ad avvalorare l'importanza della proposta suggerita dai Consiglieri le azioni intraprese, negli ultimi anni, da molti Comuni italiani. "L'impegno che chiediamo - concludono i Consiglieri Feudi e Caringi - consiste nel prevedere, nell'ambito della programmazione dell'attività amministrativa, la realizzazione di parchi giochi inclusivi o la riqualificazione, con giochi accessibili a tutti i bambini, dei parchi giochi già esistenti, come quello dell'Area Chezzi od anche quello di Villa Tommasini, senza tralasciare l'aspetto strettamente connesso alla conservazione e custodia dei giochi."