Il ritorno sul tavolo del nome di Giovanna Miele e Fratelli d'Italia che ha rivendicato che il candidato sindaco di Latina, nella spartizione dei comuni, spetta a loro. Sono le due novità più ghiotte della riunione di ieri a Roma che ha cercato di trovare la quadra per un accordo politico che porti Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia a presentarsi uniti alle elezioni comunali. L'esito è quello di avere, ancora, una rosa di nomi sul tavolo e l'impegno di provare a chiudere entro le prossime 48 ore la partita, col coinvolgimento anche dei leader nazionali.
A quanto apprendiamo i nomi sul tavolo sono quelli di Giovanna Miele, Matilde Celentano, Cesare Bruni, Alessandro Calvi e Gianni Lauretti. Più defilata la figura di Vincenzo Zaccheo. Miele nonostante il proprio passo indietro è stata confermata da Claudio Durigon come prima scelta della Lega. Fratelli d'Italia ha appunto sorpreso rivendicando al tavolo di confronto la prima scelta su Latina. Un ragionamento basato sui capoluoghi di provincia e sugli ultimi sondaggi come quello di tecné che danno FdI sopra al Carroccio a Latina città. I nomi fatti da Fratelli d'Italia sono quelli di Matilde Celentano e Gianni Lauretti.
Ma se ci fosse l'accordo su almeno uno di questi nomi, è chiaro che già ieri si sarebbe giunti all'intesa. Ad occhio la figura con meno implicazioni politiche è quella dell'avvocato Gianni Lauretti, ex presidente dell'ordine di Latina. Ma il suo nome circola sul tavolo del centrodestra da mesi, ormai e appunto se tutti fossero stati convinti già si sarebbe arrivati a chiudere. Ma i dubbi non sono sulla sua figura, bensì sul fatto che sia stato proposto da uno dei tre partiti. Sì perché nonostante le ipocrite dichiarazioni di facciata sull'unità imprescindibile della coalizione fatte dai vari Nicola Calandrini Claudio Durigon e Claudio Fazzone, i tre partiti continuano a far prevalere le gelosie personali, i rancori, i pessimi rapporti che si trascinano da anni oppure ancora la sfida assurda a chi ce l'ha più... forte il consenso al proprio partito.
Ora il rischio è che i tre partiti finiscano per scegliere il candidato sindaco "meno peggio" tra quelli rimasti come disponibili, dal momento che "il migliore" non lo vedono, per loro stessa ammissione, tra questi.
Anche i sondaggi effettuati in queste settimane, secondo quanto emerso da alcuni ragionamenti al tavolo regionale, lasciano il tempo che trovano proprio a causa dell'incertezza sul nome del candidato sindaco del Centrodestra . Le evidenti frizioni tra gli alleati e il rilancio mediatico delle stesse, non contribuisce a convincere un elettore a scegliere questa alleanza.
In questo scenario il Centrodestra rimane ancora impantanato nelle sue contraddizioni tanto da non riuscire a trovare il nome che mette tutti d'accordo per la candidatura a sindaco.