"Gli immigrati sbarcati nel nostro Paese, da gennaio, sono già più di 20mila, il triplo rispetto all'anno scorso". Lo afferma  Matteo Adinolfi, eurodeputato della Lega-Gruppo ID.

Se infatti nel 2019 gli sbarchi erano stati poco più di 2700 e nel 2020 si era arrivati a 7.300, oggi stiamo vivendo una nuova ondata migratoria quasi tutta a carico esclusivo dell'Italia. E' la stessa Agenzia europea della guardia costiera (Frontex) a lanciare l'allarme sottolineando come nei primi mesi del 2021 si è registrato il record di sbarchi con un +151%, solo nel Mediterraneo centrale. L'aspetto più preoccupante è che Frontex è stata potenziata per gestire al meglio il fenomeno migratorio. L'Europa ha investito più soldi per un'agenzia che, tutt'ora, altro non fa che segnalare l'incremento degli arrivi. Una situazione quanto meno strana visti gli ingenti investimenti europei a cui però non è seguito il minimo risultato concreto. Nello specifico, il budget di Frontex è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, passando da 6,3 milioni di euro nel 2005 a 333 milioni nel 2019, a 1,1 miliardi quest'anno, per arrivare nel 2025 a 1,9 miliardi. Cifre da capogiro che non hanno portato la minima risposta in termini di gestione del problema. Anzi, c'è di più. La stessa Frontex negli ultimi mesi è stata al centro di polemiche per come avrebbe utilizzato le risorse a lei destinate: secondo i dati della testata EUobserver che è riuscita ad avere accesso ai documenti interni di Frontex, al capitolo spese, oltre al budget destinato al personale, ai droni ed agli elicotteri utilizzati per pattugliare il Mediterraneo, c'è una voce consistente costituita dalle molte feste organizzate. Negli ultimi quattro anni, infatti, Frontex ha organizzato cinque eventi a cui hanno partecipato centinaia di persone tra dipendenti e invitati esterni. Il conto totale delle spese destinato alle feste in questi quattro anni è di oltre 2 milioni di euro. Un vero e proprio schiaffo ai contribuenti europei che sovvenzionano indirettamente l'agenzia, ai Paesi come il nostro che ogni giorno devono affrontare l'emergenza di nuovi sbarchi e a tutte quelle persone che vivono sulla loro pelle il dramma della migrazione. Più volte in Commissione Cont abbiamo affrontato il tema dei conti in rosso di Frontex e più volte sono emerse gravi criticità. Quest'anno la discussione sulle spese dell'agenzia è avvenuta in una complicatissima riunione da remoto, praticamente impossibile da seguire a causa di problemi di audio. A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre si indovina…

Il mese scorso la Corte dei Conti Ue ha bocciato l'operato di Frontex la quale, anche secondo i revisori di Lussemburgo, non dice esattamente quanto spende e non aiuta gli Stati come dovrebbe. La Lega sul discarico dell'agenzia si è astenuta proprio perché il fenomeno migratorio deve essere condiviso in Europa, anche attraverso un organo comune ma non certo in questo modo, tra feste ed eventi. Naturalmente, da sinistra, sono arrivati voti favorevoli come se gli scandali che ogni anno hanno investito Frontex non fossero mai esistiti. Lo scenario attuale, con una pandemia che ha messo in ginocchio l'economia del nostro Paese, non può non tener conto dei rischi che corriamo nel far arrivare in Italia l'ennesima ondata di immigrati.

L'Europa non può continuare a far finta di niente come se nulla fosse e l'Italia ha bisogno di turisti e lavoro, non di altre persone da assistere in questo momento in cui non c'è la possibilità di farlo".