Hanno aspettato tanto, i sostenitori del centrodestra di Latina non faranno storie per un ulteriore supplemento di attesa. La candidatura non arriva, perché a Roma gli umori non sono ancora quelli giusti, specie dopo le nomine in Rai che hanno tenuto Fratelli d'Italia fuori dalla rappresentanza, e dunque si dà per scontato in politica che questo tipo di sgarbi vada riparato in qualche modo.
Deve essere più o meno per questo che Calandrini e soci continuano a sbandierare, almeno è quello che succedeva fino a ieri, il nome di Matilde Celentano come candidata sindaco per il centrodestra pontino, opposta all'altro nome che invece continua a proporre la Lega, quello di Giovanna Miele. E in mezzo a tutta questa quota rosa, l'unico nome declinato al maschile è quello di Vincenzo Zaccheo, pure lui esibito dalla Lega, tutt'altro che sgradito a Forza Italia, ma forse osteggiato dai suoi ex fratelli, quelli d'Italia, che aveva sostenuto nelle amministrative del 2016. Questa è la lettura suggerita dall'ostinata proposizione del nome di Matilde Celentano, ma potrebbe trattarsi di un modo molto diretto ed efficace per rispedire al mittente, l'alleato Lega, il no deciso alla soluzione Miele. E questa potrebbe essere la chiave interpretativa più corretta sulla posizione tenuta finora da Nicola Calandrini e i suoi, peraltro convinti che non stia scritto da nessuna parte che la candidatura del sindaco del centrodestra spetti alla Lega, checché ne dica Claudio Durigon.