Una seduta straordinaria di consiglio comunale il 29 e il 30 settembre, a tre giorni dalle elezioni per il rinnovo della carica di sindaco, per votare la variante urbanistica semplificata per interventi edilizi di riqualificazione, ristrutturazione, cambio destinazione d'uso da zona agricola a servizi generali e ampliamento del Mol, il Mercato ortofrutticolo di Latina. L'amministrazione Coletta tira dritto dopo le polemiche e dopo l'approvazione della variante nella commissione attività produttive di mercoledì resa possibile grazie alla presenza del consigliere di Fratelli d'Italia Raimondo Tiero (che ha mantenuto il numero legale) e si espone ad una procedura senz'altro dubbia sul fronte della opportunità.
I dubbi
Tante domande rimaste in sospeso: perché questa celerità adesso per una pratica in gestazione da due anni? E' un atto indifferibile e urgente, la fattispecie prevista dalle norme per discuterlo nel periodo dei comizi elettorali, che può provocare danno economico all'ente,? Lo stesso trattamento è stato riservato anche ad altre varianti semplificate di privati e con quale criterio è stata mandata avanti questa e non le altre? Il fatto che questa variante meritasse una attenzione particolare lo dimostra anche il dietrofront repentino di Raimondo Tiero che prima ha condannato Lbc parlando di atteggiamento inaudito nel portare alla discussione varianti urbanistiche a pochi giorni dal voto e poi ha detto di voler invece essere presente per farla discutere "per coscienza" contraddicendo il vice portavoce regionale del suo partito Fratelli d'Italia e fratello Enrico Tiero. E perché analoga coscienza non c'è stata per l'altra variante sempre relativa all'ampliamento di un impianto produttivo a Borgo Carso via Podgora e Tiero in questo caso ha abbandonato l'aula facendo sì che non fosse votata? L'iter della variante del Mol andava completato nel primo consiglio utile - aveva spiegato Gargano - ma ciò significa convocarne uno ad hoc come ha fatto il presidente Massimiliano Colazingari a ridosso delle urne?.
Critiche bipartisan
Le polemiche non mancano e ieri una volta appreso della convocazione del consiglio sono arrivate sia dal centrodestra che da Azione e dal Gruppo Misto. «Resto basito e preoccupato dalla decisione della maggioranza di convocare il consiglio il 29 settembre – ha scritto il candidato sindaco Antonio Bottoni - ed inserire all'ordine del giorno un atto che modificherà il Mercato Ortofrutticolo di Latina sul quale non riesco a trovare né urgenza né indifferibilità, considerato che ci troviamo in piena campagna elettorale e che, nella peggiore delle ipotesi, questo documento sarà approvato a soli 3 giorni dal voto. Così come sono rimasto basito dalla decisione di Raimondo Tiero di garantire il numero legale durante la commissione senza il visto della quale questo documento non avrebbe reso possibile la convocazione del consiglio. Questo vero e proprio "colpo di teatro" da parte di un gruppo politico che predica onestà e pontifica ormai da anni su trasparenza e legalità diffusa non me lo sarei mai aspettato, così come questo assist da quelli che sulla carta si considerano i loro avversari politici». Per Bottoni resta l'inopportunità di portare sul tavolo della massima assise cittadina un tema così delicato «Mi auguro che tutto il consiglio condivida questa analisi e non faccia passare questo punto. Un punto che, se approvato, potrebbe comportare profili penalmente rilevanti». Si appella al centrodestra anche il candidato della Lega e capogruppo in consiglio Massimiliano Carnevale: «Capisco che siamo tutti distratti dalla campagna elettorale ma se qualcuno pensa di approfittare di questa distrazione portando in consiglio atti fuori dalla trasparenza, dalla opportunità e forse anche dalla legalità, si sbaglia di grosso – spiega - mi aspetto a questo punto da parte di tutte le opposizioni, centrodestra e non, una discussione nel merito di questo punto perché non sarebbe tollerabile il silenzio di fronte ad un così grave atteggiamento di questa maggioranza». Sul punto anche la candidata del M5S e consigliera comunale Maria Grazia Ciolfi: «La convocazione di un consiglio ad hoc a 3 giorni dal voto è quanto mai inopportuna politicamente, oltre che difficilmente caratterizzabile con urgenza tale da essere discussa fuori tempo massimo di governabilità, e dopo cinque anni pieni di consiliatura con maggioranza bulgara. La verità è che LBC é arrivata in ritardo su molti temi, i tempi di azione politica sono scaduti, e conclude un fine mandato zoppicante non avendo in alcune commissioni, più la maggioranza. Sarebbe politicamente più opportuno attendere il secondo tempo, con i nuovi giocatori in campo».