Interventi troppo lunghi in Consiglio Comunale, dopo il "rimprovero" scoppia la bagarre e i consiglieri di minoranza scrivono al Prefetto, al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al segretario generale, al nucleo tecnico di valutazione e al presidente della commissione consiliare Trasparenza.
A sottoscrivere il documento, i consiglieri Franco Cardinale, Francesco Ciccone, Tiziana Lippa, Stefano Marcucci, Luigi Parisella, Salvatore Venditti e Luigi Vocella.
La vicenda scaturisce da quanto accaduto il 15 settembre. Il presidente del Consiglio Comunale, nella seduta dell'assise civica, - ricostruiscono i consiglieri di minoranza - ha dato lettura di una nota sottoscritta dal dirigente Bonaventura Pianese il quale, in relazione al costo del servizio di trascrizione, ha espresso preoccupazione «per il contenimento della spesa e chiede di intervenire, comunicando e richiamando gli amministratori di ogni rappresentanza politica, al rispetto dei tempi di intervento nelle sedute del Consiglio Comunale», concludendo con l'invito al rispetto «del contenimento della spesa di gestione parimenti per le riunioni delle commissioni consiliari e per le sedute straordinarie del Consiglio Comunale riducendole al minimo necessario».
Tale intervento è risultato indigesto alle forze di opposizione, che hanno quindi deciso di redigere un documento che è stato indirizzato alle autorità precedentemente elencate chiedendo provvedimenti.
«Tutti i consiglieri comunali di opposizione – scrivono i firmatari in una nota – hanno sottoscritto un documento per manifestare il loro disappunto» ritenendo che l'accaduto rappresenti «una gravissima ingerenza compiuta ai danni e all'immagine del Consiglio Comunale e dei suoi componenti eletti democraticamente».