A 24 ore dal silenzio elettorale e a tre giorni dal voto ieri Lbc ha approvato in consiglio comunale con 16 voti la variante urbanistica per interventi edilizi di riqualificazione, cambio destinazione d'uso e ampliamento del Mercato ortofrutticolo di Latina che ha infiammato gli ultimi dieci giorni di campagna elettorale causando tre esposti al Prefetto e uno alla Regione contro l'adozione dell'atto nel periodo dei comizi elettorali. Una variante puntuale secondo la procedura semplificata al Suap prevista dall'articolo 8 del Dpr 90 definita ieri in tanti modi: dalle opposizioni di Gruppo Misto e Lega «illegittima, elettorale, inopportuna politicamente, immorale, contraria alle norme» al dirigente Stefano Gargano che l'ha definita l'esempio della «legittima aspirazione del bene della vita dell'individuo» al sindaco e all'assessore Simona Lepori che hanno parlato di «una delibera di interesse della comunità" chiedendo «di mettersi nei panni degli imprenditori e delle imprese». Assente il centrodestra tranne la Lega che con Massimiliano Carnevale ha difeso le ragioni di censura di questo atto sotto il profilo delle norme come denunciato nell'esposto al Prefetto firmato con Tassi e Miele e assente anche il franco tiratore di FdI Raimondo Tiero (a sottolineare la sua assenza Tassi evidenziando il "forte imbarazzo" del partito) che nella commissione attività produttive aveva permesso di mantenere il numero legale e di far passare la variante urbanistica con i voti di Lbc. Né Forza Italia né Fratelli erano presenti in consiglio, atteggiamento prevedibile alla vigilia dato il silenzio che hanno espresso sul punto in questi giorni per un atto urbanistico che ha creato una spaccatura anche nella coalizione, già traballante, a sostegno di Zaccheo.

Cambio d'uso per 45mila metri quadri
A spiegare l'intervento edilizio di riqualificazione, ampliamento e cambio destinazione dei 45mila metri quadri del Mol sono stati Gargano e l'assessore Lepori: la nuova area sarà di 17mila metri quadrati, che passerà da zona rurale a servizi generali per riqualificarla per commercio all'ingrosso e non al dettaglio, con cessione al comune di due parcheggi pubblici e sistemazione a verde pubblico. La pratica era stata conclusa l'8 settembre con pareri favorevoli degli enti, e dove sussista assenso della regione la votazione del consiglio andava fatta nella prima seduta utile. Se Gargano ha spiegato il suo obbligo nel portare avanti l'atto perché l'autorità procedente è il Suap e quindi diventa un atto improrogabile, Lepori ha sottolineato l'aspetto politico: «Votare questa delibera può essere voler dare un indirizzo di natura politico ma anche non votarla è dare un indirizzo – ha detto - pensate al danno che una impresa può avere da un ritardo».

Le opposizioni
Invece in apertura di seduta il consigliere Salvatore Antoci aveva chiesto la sospensiva dell'atto «che non è urgente né indifferibile, non comporta danno erariale, ha il sapore sgradevole della campagna elettorale mascherata da atto amministrativo. Oggi i consiglieri di maggioranza si assumono una grave responsabilità». Stesso tenore per Massimiliano Carnevale: «Questo atto fatto a 24 ore dal silenzio delle attività politiche elettorali è azione propagandistica che potrebbe essere attenzionata dalla Procura, è assurdo che a 24 ore dal silenzio in violazione delle norme una variante urbanistica che non ha neanche le richieste dell'ordinarietà sia approvata in periodo elettorale, quello che state compiendo oggi è un atto ingiustificabile». Carnevale ha fatto notare anche che nel verbale della conferenza dei servizi non si dà assenso esplicito alla variante e si è chiesto perché il verbale non era stato sottoposto nelle precedenti sedute di consiglio dell'estate, tutti consigli utili.

I dubbi sull'opportunità
Da parte sua il sindaco Coletta ha ammesso che «Sull'opportunità si può ragionare ma – perché privare a delle famiglie di avere titoli autorizzativi, se si ha la coscienza apposto e tutto in regola? Se avessimo finito la consiliatura a giugno non avremmo fatto in tempo e oggi il tempo per approvarlo anche nell'ultimo giorno utile c'è. Stiamo cercando di tutelare una legittima richiesta di poter lavorare da parte dei privati ed è un dovere etico, morale e istituzionale fare anche all'ultimo giorno gli interessi di tutti».

L'urbanistica puntuale, senza visione
Molte le domande rimaste in sospeso: Perchè l'atto, una variante urbanistica puntuale, non è stata affrontata in commissione urbanistica? Cosa sarebbe cambiato votandola un mese dopo? Perché questa e non altre giacenti da tempo in Comune? E perché Lbc dopo cinque anni di immobilismo e di provvedimenti puntuali e senza una visione generale pianificatoria resa nota alla città decide di chiudere la sua consiliatura con un'altra variante urbanistica? Sotto questo punto di vista calzanti gli interventi dei consiglieri del Misto Olivier Tassi e Nicoletta Zuliani. «Nessuno mette in dubbio la legittimità della richiesta del privato al comune - ha detto Tassi - ma se pensiamo ai Ppe annullati dal commissario e ancora oggi non sanati, quelli dovevano seguire una strada preferenziale, tanti privati hanno fatto richieste legittime che sono ferme, una cosa è l'interesse legittimo del privato una cosa è l'interesse pubblico. A questo punto sarà il Tar a decidere». «Andiamo avanti a colpi di varianti tutte puntuali su istanze del privato senza una valutazione generale - ha detto Zuliani – questa amministrazione ha mandato avanti la variante dei campi di paddle a borgo Sabotino, la variante dei camperisti, la variante del Q3, e ora quella del Mol. Quello che doveva fare un sindaco era una ricognizione dei bisogni della città non solo di quelli del singolo, l'opportunità è ciò che cambia quando cambia la circostanza, oggi le circostanze sono diverse perchè siamo a poche ore dla voto, questa forzatura può essere letta come un favore, lo dice il legislatore. Quanti imprenditori hanno difficoltà ad investire sul territorio grazie alla pianificazione obsoleta, quanta qualità della vita si perde sulle scrivanie, perché siete stati solleciti con alcuni e lenti con altri? Oggi l'ultimo atto di Lbc è una variante urbanistica fatta passare per bene comune, ma è un bene puntuale».