Da una parte l'appello di Vincenzo Zaccheo alla città e al senso di unità e comunità. Dall'altra Damiano Coletta che respinge le accuse sul rischio di ingovernabilità se dovesse vincere lui il ballottaggio.
L'appello di Vincenzo Zaccheo
"Latina ha bisogno di essere ridestata nei suoi sentimenti, ravvivando l'orgoglio di appartenere ad una comunità di donne e uomini stupendi. Oggi non è più il tempo delle divisioni, ma di una politica che torni ad usare il linguaggio della pacificazione. Il mio intende essere un appello rivolto a tutti i cittadini senza divisioni o steccati ideologici, in particolar modo ai giovani che saranno la nostra comunità del futuro. Latina deve tornare ad essere una città modello per solidarietà ed accoglienza, valori che innervano la nostra storia a partire dalla sua Fondazione. Le sfide che ci attendono da qui al 2026, penso alle risorse del Pnrr e al Centenario, impongono di andare al di là degli steccati politici ed ideologici tradizionali, di superare le divisioni inaugurando una nuova stagione di collaborazione istituzionale. Il linguaggio divisivo di chi non ha altri argomenti se non quelli della contrapposizione e dell'odio, in questi cinque anni ha fatto male alla politica cittadina e ha diviso pericolosamente la nostra comunità. Diversamente da chi, con arroganza, si ritiene depositario della verità assoluta, ho sempre praticato il rispetto e il confronto. Non si è moralmente superiori, presentabili o impresentabili, se si appartiene ad una parte politica piuttosto che ad un'altra. Ho sempre sostenuto che il mio partito è la mia città e questa idea sarà la stella polare del mio prossimo governo cittadino che coinvolgerà tutte le migliori energie della nostra comunità. In questo particolare momento storico, con il Paese in lenta ripresa dalla crisi ingenerata dalla pandemia, non possiamo permetterci altri anni di immobilismo ed isolamento politico-amministrativo. E' per queste ragioni che il mio appello è rivolto alle donne e agli uomini di Latina che, finalmente insieme, vogliano lavorare per il riscatto della nostra città".
L'appello di Damiano Coletta
"Cari Latinensi, abbiamo dieci giorni per elevare la campagna elettorale e per costruire insieme, tutti insieme la Latina futura. Sviluppo, lavoro, sostenibilità, polo della salute, università. Con le forze vive di Latina, con le imprese e i nostri giovani. In questi anni abbiamo costruito relazioni forti con il governo e la Regione, dopo anni di isolamento e commissariamenti. Chiunque farà il sindaco da lunedì, troverà i conti in ordine e le risorse per trasformare radicalmente la nostra città. Di questo mi sarebbe piaciuto discutere con Zaccheo, ma Zaccheo scappa dal confronto. Però allo stesso tempo lui e i suoi megafoni usano la propaganda e la cortina di fumo dell'ingovernabilità, avendone competenza diretta. Latina ricorda bene che è stato cacciato da quelli che oggi sono in coalizione con lui. Oggi sì, domani chissà. L'ingovernabilità serve a coprire due cose: primo, la paura di perdere le elezioni. Per questo scappa. Secondo, la sua incapacità amministrativa. Prima di tutto, prima di ogni cosa, Zaccheo è stato un pessimo sindaco, Latina ha già pagato la sua insipienza. I buffi, i debiti, i progetti, i mostri urbanistici, a cui abbiamo dovuto mettere mano in questi anni, sono tutti frutto della sua amministrazione. Io sarò eletto sindaco e porterò un programma di difesa del bene comune e di sviluppo della città. Realizzeremo i progetti del PNRR con trasparenza e celerità. Io posso farlo perché parlano per me questi 5 anni, lui no. Non chiederò un voto di parte in Consiglio Comunale, chiederò sempre e solo voti per Latina. E sono certo che la maggior parte dei consiglieri comunali non voteranno mai contro gli interessi di Latina. Questa è la differenza tra me e Zaccheo, speranza contro paura, buona amministrazione contro incapacità, sostenibilità contro grandi bluff. Lui fugge dal confronto, ma noi diremo a tutti la verità, porta a porta, casa per casa, strada per strada. Andiamo a vincere, perché Latina merita di più, Latina riguarda tutti noi, e questo ballottaggio è la sfida tra due idee di politica, bene pubblico vs interessi di parte. Non è ideologia, non è una competizione tra partiti, è solo una scelta d'amore per Latina".