Solo Forza Italia sembra davvero convinta di accettare quella che sarà la proposta programmatica di Damiano Coletta. Lega e Fratelli d'Italia si mostrano più perplesse, quasi avessero deciso di rigettare comunque il documento che sarà loro sottoposto. In mezzo al guado la lista che sosteneva Vincenzo Zaccheo.
Nella giornata odierna Coletta dovrebbe consegnare la proposta al centrodestra. Poi i partiti che hanno sostenuto Zaccheo la analizzeranno e nel giro di un paio due giorni al massimo daranno il loro responso. Ma già le sensazioni a bocce ferme non sono granché positive.
Nella Lega crescono i contrari ad un accordo e, con il consigliere regionale Angelo Tripodi, chiedono a Coletta "le scuse" prima di qualunque accordo. Un modo, insomma, per dire no a priori. In Fratelli d'Italia la linea è più fluida. Da Roma l'indicazione arrivata direttamente da Giorgia Meloni è quella di lasciare al partito locale ogni scelta, ma resta fermo il punto secondo cui FdI non fa accordi con Pd e M5S. Anche qui, dunque appare chiaro il posizionamento.
Discorso a parte va fatto per la lista del candidato sindaco Zaccheo, Latina nel Cuore. In consiglio contano su 5 seggi e possono diventare ago della bilancia. Difficile però immaginare che gli zaccheiani diventino stampella di Coletta, nemmeno se l'ex sindaco ottenesse la presidenza del Consiglio comunale. Carica che, invece, potrebbe finire a Raimondo Tiero.
Molto diversa la situazione in Forza Italia. L'accordo programmatico, da revisionare periodicamente, è esattamente la linea tracciata dal leader regionale Claudio Fazzone. Dunque gli azzurri sono quelli più papabili per un sostegno a Coletta. Se il centrodestra si smarcasse, a quel punto il sindaco andrebbe a chiedere in aula i voti sul progetto programmatico per la città. Ed ecco che qui il senso di responsabilità azzurro verrebbe a galla. Poi, nella giunta futura, qualche indicazione esterna.
Sempre a proposito di giunta va detto che Coletta dovrà sistemare anche le questioni legate alle liste che lo hanno sostenuto. Il Pd si sta organizzando per indicare due nomi per la giunta, entrambi tecnici (né eletti né non eletti). Una linea che dovrà seguire anche Latina Bene Comune, che preferirebbe però inserire eletti. Ma all'interno del Partito democratico non sfugge un dettaglio: nello staff di Coletta, il capo di gabinetto rappresentato da Vincenzo Abbruzzino è stato rinnovato solo fino a novembre. Questo perché, dicono le voci di corridoio, quel posto Coletta intende assegnarla a Paola Briganti, ex vicesindaco, non rieletta. Una ipotesi che sta già facendo fibrillare il Partito democratico.
Il fatto
Forza Italia più vicina al sì a Coletta
Latina - Lega e Fratelli d’Italia in difficoltà Gli azzurri più disponibili ad un accordo