Fascia tricolore al collo, il confermato sindaco Damiano Coletta ha tenuto il suo primo discorso alla guida della nuova giunta, dopo il giuramento. Introdotto dal presidente del Consiglio Raimondo Tiero, il primo cittadino ha parlato così: "La città ha deciso durante le elezioni uno scenario politico che tutti conosciamo. E' il nostro dovere quindi iniziare da adesso una competizione costruttiva e non contrapposta. Faccio un in bocca al lupo ai giovani consiglieri che sono il nostro futuro, dico grazie ai vecchi consiglieri che hanno lavorato con noi in questi cinque anni. Ora ci aspetta una nuova e dura avventura, siamo reduci dalla pandemia, stiamo vivendo la più grande crisi del dopoguerra e in questi casi vengono colpite in misura maggiore i più fragile. C'è stata anche una ulteriore divaricazione della disuguaglianza sociale. Papa Francesco ha detto che bisogna affrontare le criticità come opportunità per promuovere una migliore politica capace di realizzare la fraternità. Politica che quindi deve saper cogliere queste opportunità, è il tempo della ricostruzione, il tempo in cui tutti devono rimboccarsi le mani e fare il proprio lavoro. Il rilancio del paese passa per le città che sono la spina dorsale del paese. Il recovery fund ci danno delle tematiche precise, coordinate entro le quali dobbiamo saperci muovere. Questa è la vera occasione di rilancio. Una Latina che deve stare in Europa in modo convinto, per questo dobbiamo ulteriormente rafforzare gli strumenti che ci permettono di stare dentro l'Europa. La Latina universitaria va potenziata, occorre potenziare anche la risposta alla domanda occupazionale, occorre guardare ai giovani e dargli speranza. La Latina distretto della salute, un progetto presentato al Ministero, con una prospettiva di fare rete per valorizzare il tema della sanità. Latina e le periferie, le importanti risorse che arriveranno dal Pnr per i quartiere Q4 e Q5 e Nicolosi. Latina è la marina che deve diventare il volano attraverso cui orientare le possibili capacità di essere attrattivi. Turismo di prossimità, messo in evidenza dalla pandemia, ha spostato il focus sul nostro territorio, attraverso anche la destagionalizzazione, così come la possibilità di migliorare il collegamento con le isole pontine. Rilancio dell'urbanistica, decoro urbano, raccolta differenziata, parchi, la riapertura del teatro e gli spazi di aggregazione culturale. Aspetti che andremo a sostanziare nella definizione dei punti prioritari. Ma tutto questo non può prescindere dalle persone, perché in una città nessuno deve essere escluso. Dobbiamo quindi arrivare ad un Patto per Latina, in cui il sindaco deve farsi garante perché ci sia un equilibrio tra le forze politiche, la città ci chiede di governare andando oltre le divisioni politche. Questo non è il momento dei muri alzati dai muri ideologici, questo non è il momento degli antagonismi. E' il momento della rinascita e della concordia anche attraverso la dialettica della politica, il momento di dimostrare appartenenza la nostra terra. Mettiamoci testa, gambe e cuore". Il sindaco ha infine citato un passo di Italo Calvino sulla città di Zenobia.
Immediata la risposta di Zaccheo che ha preso parola a sorpresa: "Non voglio infrangere il momento idilliaco, ma sommessamente siccome in aula ci sono stato per 40 anni. Mi sembra che abbia citato le linee programmatiche sul Patto di Latina, e mi auguro che questo non sia, rinviamo ad un altro consiglio comunale. Di solito il sindaco fa un giuramento e non si addentra nelle linee programmatiche, altrimenti deve consentire ad ognuno di noi di intervenire. Ma non vogliamo farlo, le posso dare per quanto mi riguarda la disponibilità e faccio una provocazione: io le do la mia disponibilità, sono state perse delle risorse, e do la piena collaborazione per intercettare quelle risorse".