Non sarà una giunta esclusivamente tecnica quella che sta approntando e che ufficializzerà entro una settimana Damiano Coletta, così come gli aveva chiesto il centrodestra definendola una condizione necessaria per l'interlocuzione con il sindaco. Nell'esecutivo che è sua prerogativa nominare, Coletta ha deciso di prevedere qualche riconferma politica che considera irrinunciabile, così come era nell'aria da tempo.

Coletta lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Immagine spiegando che gli assessorati saranno nove e che indicherà alcune riconferme «perché è necessario che ci siano nomi che rappresentino la continuità. Il lavoro fatto nel primo tempo va premiato perché ci sia consapevolezza di certi meccanismi amministrativi, sul resto dei ruoli andremo su figure tecniche».

«Ci sarà qualche riconferma, è un mio diritto – ha spiegato ancora Coletta - non devo fare calcoli o pesature, ma ragiono nel bene della città, la continuità in certi ambiti è necessaria, non può esserci una curva di apprendimento per tutta la giunta, ci vogliono figure che possano girare la chiave e partire subito».

Coletta non ha fatto nomi, ma non è un mistero dentro la coalizione che i ruoli che il sindaco vuole trasmigrare dalla vecchia giunta alla nuova sono quelli di Dario Bellini, ex assessore all'ambiente che figura tra i candidati al consiglio non eletti, e Simona Lepori eletta con Latina 2032 ed ex assessore alle attività produttive, mentre l'ex vicesindaco Paola Briganti dovrebbe ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto.

Se l'ipotesi di Bellini all'ambiente fosse confermata è evidente che Coletta stia virando verso una scelta rischiosa confermando chi è stato bocciato dai cittadini e dallo stesso elettorato di Lbc nel segno di quella continuità che andrebbe richiamata solo se giudicata positiva anche dalla città, come non è stato a giudicare dal voto.

Conferme a parte sembra che tra i tecnici a cui sta pensando Coletta ci siano nomi nuovi e di solido spessore che avrebbero già dato a loro disponibilità. A partire da Massimo Mellacina, noto commercialista della città e nominato di recente commissario straordinario dell'ordine dei commercialisti di Caserta, a lui potrebbe andare la delega del bilancio.

Per la delega alle politiche scolastiche e alla cultura si ragiona su Laura Pazienti, dirigente scolastica del Galilei Sani in distacco con funzioni tecniche ispettive al Ministero della pubblica istruzione, figura strategica anche per il suo ruolo nella direzione nazionale del Pnrr per il comparto scuola.

Nome tecnico quotato anche per il papabile assessore in quota Movimento 5 Stelle: si sta ragionando per l'assessorato a città internazionale e programmazione europea ad Adriana Calì che dal 2003 lavora per Lazio Innova SpA, agenzia partecipata della Regione Lazio, si è occupata di "Comunicazione sull'Europa e sui Fondi europei" e dal 2016 al 2017 ha collaborato come funzionaria per il Parlamento europeo, gruppo EFDD/M5S.

Infine i nomi proposti dal Pd nelle aree di Enrico Forte e Salvatore La Penna: sempre più certa la nomina ai lavori pubblici di Pietro Caschera, avvocato di Latina specializzato in diritto civile e del lavoro che in passato ha ricoperto il ruolo di assessore all'urbanistica del Comune di Velletri mentre per la delega ai servizi sociali è stata proposta Francesca Pierleoni, consigliera supplente alle pari opportunità in Provincia. A questi nomi nei giorni scorsi se ne erano affiancati altri come quelli di Paolo Valente, Simona D'Alessio e Barbara Sarubbo, ma sembra che siano sfumati nelle riflessioni interne di questi giorni. Per ora sette probabili nomi per sette deleghe su nove perché Coletta potrebbe decidere di non assegnare e tenere in prima persona due deleghe pesanti come urbanistica e personale. Proprio quelle su cui ha ricevuto più critiche nella passata consiliatura.