Una giunta mista, tanti tecnici e almeno due ex assessori nel segno della continuità con la precedente consiliatura. Il pacchetto per l'esecutivo che Coletta ha confezionato sembra voler essere un compromesso fra il vecchio e nuovo ma stona con quanto detto ai partiti di centrodestra e con l'intento di voltare pagina in una situazione straordinaria per avviare un governo di responsabilità. Le prime riflessioni arrivano dal coordinatore provinciale di Forza Italia Alessandro Calvi e non sono concilianti perché registrano che il sindaco, se le scelte rimarranno quelle di confermare gli ex Bellini e Lepori, non ha accolto l'appello del centrodestra per una giunta totalmente tecnica.

"Diciannove consiglieri di centrodestra e una minoranza che appartiene al sindaco Coletta è una situazione anomala e straordinaria dal punto di vista politico che andrebbe gestita in altro modo – spiega Calvi- mentre nei primi due incontri con il centrodestra Coletta ha ribadito di voler costituire una giunta tecnica di alto profilo per andare avanti, nell'ultima riunione ha cambiato linea volendo garantire continuità amministrativa con alcuni settori. Io non avevo dubbi che andasse in quella direzione e che volesse confermare assessori politici".

"Ci sarà qualche riconferma, è un mio diritto – aveva detto Coletta a Radio immagine - non devo fare calcoli o pesature, ma ragiono nel bene della città, la continuità in certi ambiti è necessaria, non può esserci una curva di apprendimento per tutta la giunta, ci vogliono figure che possano girare la chiave e partire subito".

"E' proprio questo il punto che va rovesciato – spiega Calvi – è facoltà del sindaco scegliersi i suoi uomini di fiducia, ma non può esserci continuità con il passato se mettiamo in piedi una maggioranza larga, noi veniamo da cinque anni di opposizione in cui abbiamo contestato la linea politica di Coletta e a questo punto la continuità diventa difficile condividerla, ecco perché serviva una giunta tecnica e un cambio di passo. Ci saranno elementi nuovi e nuove competenze che andranno filtrate nelle nuove deleghe e serviva azzerare la vecchia giunta per avere possibilità di dialogo e confronto".

Calvi chiarisce ancora meglio: "E' Coletta che ha chiesto l'aiuto al centrodestra, la disponibilità c'è stata da parte nostra, ma mettendo dei paletti che siano garanzia per la città e per lui, non può presentare due assessori, a prescindere dia nomi che poco ci interessano, a cui abbiamo fatto opposizione per 5 anni, c'è stata una contrapposizione forte. E' per questo che non ci può essere un passato e una continuità, ci devono essere i presupposti per scenari completamento diversi, per un progetto fatto con altri soggetti politici su un percorso parallelo e comune. Noi abbiamo detto sì non a Coletta ma alla condivisione sui punti programmatici per la città". Per Calvi, a conti fatti, Coletta parla di esperienza nuova e di aprirsi e confrontarsi con gli altri solo a parole: "Se dovessi valutare quello che è stato fatto nelle prime settimane in cui Coletta ha chiuso la questione segretario e direttore generale confermando Iovinella senza confrontarsi e ha detto alla radio che opererà delle riconferme della vecchia giunta, direi che questa collaborazione che chiede al centrodestra la vuole solo parziale perché il sindaco non accetta di intraprendere un percorso completamente nuovo". Poi la conclusione: "Aspettiamo la nomina della giunta che verrà per capire effettivamente quanto il sindaco ci tenga a questa maggioranza in una situazione così straordinaria e quanto avrà il coraggio di fare scelte coerenti con il progetto che aveva annunciato".