La sospensione di tre medici di famiglia da parte della Asl, per non aver rispettato l'obbligo vaccinale imposto a chi esercita professioni sanitarie, preoccupa e alimenta discussioni ad Aprilia, città sotto osservazione per l'improvvisa impennata dei casi di positività al Covid-19, ma soprattutto nel caos da giorni per la carenza di medici di base, tale da lasciare scoperti oltre 4500 cittadini. Ora che si dovrà pensare a tamponare questa nuova emergenza nell'emergenza, sarà ancora più complicato valutare soluzioni tampone, ma nel frattempo il caso dei medici sospesi tocca da vicino anche la politica, visto che tra i medici destinatari del provvedimento di sospensione, valido fino all'assolvimento dell'obbligo vaccinale e comunque non oltre la data del 31 dicembre 2021, figura anche il nome di Mariana Iulian, consigliera con la civica Lista Terra, in seno ad una coalizione che per voce del sindaco Antonio Terra ha più volte invitato i cittadini indecisi a ricorrere al vaccino. La commissione aziendale della Asl deputata a verificare il rispetto degli adempimenti di leggi, non ha ritenuto sufficienti le motivazioni addotte dalla dottoressa Mariana Iulian per giustificare l'inottemperanza all'obbligo vaccinale, decretandone quindi la provvisoria sospensione dal servizio senza diritto alla retribuzione, tuttavia il sindaco Antonio Terra, proprio alla luce degli impedimenti addotti dalla dottoressa, scansa il problema di opportunità politica e conferma che la consigliera resterà al suo posto. «Non è una no vax - rimarca il sindaco Terra – semplicemente, nel momento in cui è stata raggiunta dal provvedimento della Asl, che ha accolto con serenità, ha spiegato che la sua scelta è dovuta a motivi di salute per i quali la commissione non ha previsto l'esenzione. Si tratta di una questione border line, lei ha assicurato che ha intenzione di effettuare accertamenti mirati prima di sottoporsi al vaccino. Per quanto ci riguarda non ci sono motivi per allontanarla dalla politica, la consigliera resta in maggioranza». Nessun dubbio quindi da parte del primo cittadino, che difende la compagna di coalizione destinataria del provvedimento, scattato alla luce di un obbligo vaccinale che per le professioni sanitarie è in vigore dal 1° aprile 2021.
Intanto il caso di Aprilia finisce all'attenzione della Prefettura di Latina, dove in settimana è previsto un vertice proprio sulle carenze di medici di medicina generale che hanno colpito il distretto 1. «In quella sede - specifica Terra – discuteremo sul da farsi, sulle soluzioni da adottare. L'unica possibile, come già esposto all'assessore Alessio D'Amato, è quella di prevedere l'ingresso di nuove figure, a soddisfare le esigenze di migliaia di persone che ad oggi vivono nell'incertezza su questo tema e molti dei quali si sono rivolti proprio al Comune di Aprilia. E' di queste ore la notizia di una concessione di una deroga per i medici in servizio che consentirà la presa in carico di 1800 invece che 1500 assistiti. Si tratta di una soluzione tampone che verrà formalizzata nelle prossime ore».