La Lega ha chiesto due assessorati a Damiano Coletta, mentre Forza Italia è disposta a sostenere il sindaco senza posti in giunta, per il momento. E' lo stesso sindaco ad averlo spiegato ai suoi consiglieri comunali nel corso di una riunione che si è svolta lunedì sera. La sensazione, al termine del vertice del centrosinistra, è che il sostegno di Lega e Forza Italia al sindaco Coletta sia sempre più vicino.

Nella migliore delle ipotesi già domani, in Consiglio comunale, il primo cittadino potrebbe completare la squadra, indicando gli assessori mancanti. Rimane però il dubbio sulla compattezza della Lega in questa manovra. I consiglieri più vicini a Claudio Durigon, come Massimiliano Carnevale, Giovanna Miele e Roberto Belvisi sembrano disposti a questo dialogo con il sindaco. Contrari invece quelli che fanno riferimento al coordinatore comunale Vincenzo Valletta e al capogruppo regionale Angelo Tripodi. Proprio Valletta, nei giorni scorsi, ha messo in chiaro che «la Lega non ha mai cambiato posizione. Noi siamo alternativi a Coletta. Stiamo da tempo mettendo al centro del dialogo col sindaco Coletta le cose da fare per la città. Ma non abbiamo avuto riscontri. Dal sindaco non andiamo col cappello in mano a mendicare un assessorato, noi andiamo a chiedere che si facciano al più presto le cose che servono per Latina. E lo facciamo assieme al centrodestra, perché questa è la nostra area di appartenenza».

Parole che di fatto sono agli antipodi rispetto alle mosse compiute nei giorni scorsi dal partito, con Claudio Durigon in persona che ha tenuto i contatti con Damiano Coletta. Il sindaco deve ora dare una risposta al Carroccio che, assieme a Forza Italia, ha chiesto a Coletta di dividere i ruoli di segretario e direttore generale, oggi entrambi nelle mani di Rosa Iovinella. L'incarico finirebbe nelle mani di un tecnico indicato da Forza Italia.

Da questa vicenda è evidente che il centrodestra rischia di restare irrimediabilmente diviso. Lega e Forza Italia da una parta, Fratelli d'Italia dall'altra. I contatti tra i tre partiti storici della coalizione sono però costanti, in particolare per provare a definire le posizioni nelle commissioni consiliari. Insomma, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia provano a far quadrare il caos uscito dalle elezioni comunali. Almeno fino alle prossime regionali o politiche.