A due mesi dal voto per le amministrative nel capoluogo la situazione politica è ancora in stallo e l'anatra è più zoppa che mai tra il centrodestra diviso da posizioni differenti e da partite giocate su più tavoli e il sindaco di Lbc Coletta legittimamente eletto che resta a guardare senza poter sbloccare la consiliatura o avviare le commissioni consiliari con il risultato di tanti temi che restano stagnanti esattamente allo stesso punto in cui erano stati lasciati prima del voto. La Lega ha chiesto la convocazione urgente della Conferenza Capigruppo per definire lo schema delle Commissioni consiliari alla luce anche della nuova maggioranza che si è delineata in aula giovedì sul voto di delibere importanti come quella dei rifiuti. Si punta sul fatto che il sindaco abbia trovato in Aula una maggioranza con l'astensione di Muzio e di Forza Italia, 4 voti possibili che si tradurranno in futuro in un appoggio a fari spenti ma comunque incisivo. In questo quadro rientra anche il ruolo di Raimondo Tiero messo in discussione come presidente del consiglio, un ruolo che spetta alla maggioranza, maggioranza che ora starebbe in quota Coletta e non più nel centrodestra. Insomma non puoi stare all'opposizione e poi prenderti i posti in maggioranza, questo il nodo della polemica e l'orientamento che è venuto fuori a margine dell'ultimo consiglio comunale.
Su questo scenario poi si insinuano le differenti posizioni dei partiti: Forza Italia che viaggia da sola fin dall'inizio e che ha scelto di appoggiare Coletta in sordina con l'astensione, Fratelli d'Italia che vorrebbe ribaltare l'esito delle provinciali, la Lega che chiede un indirizzo chiaro e senza ipocrisie. C'è un dilemma interno proprio nel partito del Carroccio diviso tra la voglia di amministrare e la competizione con Fratelli d'Italia.
O si sfiducia Coletta o si governa, era stato il diktat espresso con convinzione sin dal primo momento dal capogruppo della Lega Massimiliano Carnevale, proprio a voler esprimere il paradosso di due indirizzi opposti ma accumunati dalla volontà di fare chiarezza: perché la convinzione del partito di Salvini è che non si possa stare con il piede in due staffe dando luogo ad un ibrido che rischia di paralizzare l'attività amministrativa. Dunque o si sfiducia il sindaco, indirizzo a cui per primo era stato contrario sia Zaccheo che FdI oppure si entra in maggioranza e si governa. «L'imperativo è prendere una direzione chiara e immediata nei confronti della città, dei cittadini e di tutte le forze politiche – dice oggi Carnevale - con la massima trasparenza e alla luce del sole». Per la Lega l'unica cosa importante, al momento, è che l'azione amministrativa prenda finalmente corpo «nell'attesa di tornare al voto ad oggi non solo non voluto dalla maggioranza di Coletta ma anche da parte di alcuni della minoranza».