Latina città del futuro, Città Universitaria, capitale della salute, città senza periferie, Latina e la sua marina. Sono alcune degli slogan che scandiscono le linee programmatiche del mandato 2021-2026 che Coletta presenterà in consiglio comunale lunedì 20 dicembre sottoponendosi alla prima prova di solidità di questa amministrazione. Un appuntamento su cui pesano alcune incognite ancora legate alle indecisioni interne al centrodestra e a qualche tensione che sta emergendo in queste ore anche nel partito che per primo si è avvicinato a Coletta siglando un accordo di non belligeranza, Forza Italia.

Proprio le aperture di queste ore tra sindaco e Lega avrebbero vivacizzato il quadro politico indispettendo Forza Italia con Claudio Fazzone che avrebbe rimesso sul tavolo anche il problema Iovinella, il direttore e segretario generale scelto dal sindaco di Lbc e non gradito agli azzurri come già il coordinatore provinciale Alessandro Calvi ha più volte spiegato, definendola una scelta azzardata e divisoria di Coletta. Intanto i partiti stanno esaminando le linee programmatiche che recepiscono alcune proposte arrivate come quelle di Muzio su turismo e sport e di Forza Italia sul personale (hanno chiesto il rilancio della macchina amministrativa, gratificando e motivando il personale, motore dei processi amministrativi) e sulla marina (Mettere in atto i lavori per la realizzazione di via Massaro e del Ponte Mascarello, opere primarie che devono poter essere il preludio della futura realizzazione del Porto di Foce Verde). Il documento di 39 pagine, è in gran parte incentrato sull'utilizzo dei fondi del Pnrr: «Le linee di indirizzo del Recovery Fund – si legge nel documento - hanno coordinate ben precise: transizione ecologica, sviluppo sostenibile, innovazione digitale, cultura, ricerca, sanità, inclusione.

Latina è già dentro l'Europa, ma in Europa bisogna riuscire a rimanere grazie ai valori che si riesce ad esprimere e concretizzare». Tra i punti che illustrerà Coletta l'ulteriore valorizzazione del Polo universitario, il progetto di Latina capitale della salute presentato dal Comune di Latina unitamente a Enti e Istituzioni pubblici e privati, al vaglio del MISE, che punta all'ulteriore valorizzazione del polo chimico farmaceutico e alla costruzione del nuovo Ospedale. Poi l'idea di fare delle scuole degli hub cittadini (anche se prima bisognerebbe rimetterle a posto), la cura dei borghi fino a spingersi a definire Latina "città senza periferie" più un miraggio che un proposito visto da quanto queste realtà sono abbandonate e iper decentralizzate, e un capitolo lungo dedicato alla marina. Qui si annunciano progetti e parole che abbiamo sentito spesso ripetere da Coletta, quasi un usato sicuro, ma senza alcuna dimostrazione pratica e coerente di attuazione. Si parla di rilancio dell'urbanistica attraverso la "rigenerazione urbana e la rivisitazione dei piani particolareggiati, di valorizzazione del decoro urbano, del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, del raggiungimento della raccolta differenziata sui valori del 70% attraverso il potenziamento di ABC, la riapertura del Teatro, di Smart City, della valorizzazione del Centro attraverso gli interventi di riqualificazione che riguardano l'ex Garage Ruspi, la Biblioteca Comunale, l'ex Mercato Annonario, il progetto Polo della Musica, dell'acquisto dell'edificio della Banca d'Italia". Tutti progetti che avranno sicuramente tempi lunghi visto i precedenti. Insomma tutto quello che speravamo di vedere da anni e che ora viene riproposto con poche variazioni sul tema. Ancora una volta Coletta promette l'ulteriore potenziamento della macchina amministrativa attraverso il reclutamento di risorse con attività concorsuale, un passaggio che il suo ex assessore Briganti, oggi capo della segreteria, aveva asserito con forza nelle occasioni di confronto con la stampa. Ritentar non nuoce, ma ci chiediamo se proporre una città del futuro con quel passato riproposto e mai realizzato basterà per compattare l'aula e e silenziare gli scontenti, strategie politiche a parte.