Nel Consiglio incentrato sullo strappo consumato all'interno della coazione guidata da Antonio Terra, Piazza Civica diventa l'epicentro di tutti i mali. Almeno per la maggioranza, che in riferimento alla mancata elezione di Vincenzo Giovannini e quindi di un rappresentante di Aprilia al consiglio provinciale, ha accusato Piazza Civica di "golpe" e di tradimento verso la città per aver preferito la candidata di una città e di una coalizione diversa piuttosto che Giovannini. Gli assessori Omar Ruberti e Monica Laurenzi e i tre consiglieri cacciati dalla maggioranza in sostanza hanno perso la fiducia della coalizione, per aver tramato contro la coalizione stessa in vista delle amministrative 2023. «Come noto – ha dichiarato il sindaco Antonio Terra – Piazza Civica non fa più parte della maggioranza. Ho ritirato la delega agli assessori all'ambiente e all'urbanistica Monica Laurenzi e Omar Ruberti e trattenuto a me quelle deleghe al momento. Quanto accaduto è inaccettabile, perché la lista ha preferito votare il candidato di un'altra città, un nostro diretto competitor tra l'altro al posto del nostro candidato. Per quanto mi riguarda è venuta meno la fiducia. Tuttavia credo che la rottura che si è consumata con questa lista sulla candidatura di Giovannini sia un falso problema. Dietro c'era una strategia che andava oltre le elezioni provinciali, perché qualcuno in quel gruppo ha fatto campagna elettorale per le provinciali a 360 gradi. L'altro aspetto che si cela dietro questa mossa era promettere future candidature a sindaco per far cadere questa maggioranza. Da parte di questa lista, i candidati della quale sono stati eletti sotto l'insegna di lista Terra, non hanno avuto nemmeno l'onestà intellettuale di capire che oltre la metà del 2256 voti che hanno preso li hanno presi perché c'era scritto il mio nome». Un atto di accusa che ha trovato sponda anche nelle dure accuse rivolte alla lista da due storici componenti della maggioranza. «Se c'erano dubbi sulla scelta di Giovannini – ha detto Alessandra Lombardi della Rete e dei Cittadini – era la riunione di maggioranza il luogo dove esprimerli e non all'esterno e anche per questo non possiamo fidarci di questa lista. Più grave ancora, Piazza Civica ha tradito la città, ha votato non un altro candidato di Civiche Pontine ma un'altra compagine: proprio quando in Provincia si stanno prendendo decisioni sui siti in cui realizzare la discarica, Aprilia non avrà un suo rappresentante». Di golpe, ha parlato anche il capogruppo di Forum per Aprilia Vittorio Marchitti. «Ci sono passato personalmente nelle ultime elezioni provinciali – ha detto - dove dovevo essere il candidato ma ho preferito farmi da parte. Oggi credevo che i tempi fossero maturi. In questi 12 anni abbiamo avuto problemi, ma mai prima d'ora c'era stata una sistematica azione di contrasto all'interno, con costanti tentativi di golpe riferibili alla volontà di costruire una compagine alternativa, un polo alternativo». E' toccato al consigliere Giuseppe Petito e alla consigliera Ilaria Iacoangeli difendere la lista spiegando la rottura con l'assenza di democrazia nella scelta del candidato alle provinciali. «Prendiamo atto che la nostra lista è fuori dalla maggioranza – ha dichiarato – ma il nome di Giovannini è stato imposto nonostante abbia votato in passato il piano provinciale del 2015, in netto contrasto con le esigenze della città. Avevamo già espresso le nostre perplessità, condivise anche da altre liste di maggioranza e malgrado le alternative da noi proposte on fossero state rifiutate, alla fine il nome è stato imposto e noi abbiamo messo per iscritto le ragioni del nostro dissenso. Tutt'altro che un tradimento o franchi tiratori, sebbene oggi si cerchino di scaricare su di noi colpe non nostre». Anche l'opposizione ha spezzato una lancia in favore soprattutto della delegata all'ambiente. «Sono problemi interni alla maggioranza – ha dichiarato Roberto Boi – ma è ingiusto addossare alla lista la colpa di cosa accadrà in tema di gestione dei rifiuti, dopo che Monica Laurenzi tanto ha fatto per la tutela del territorio esponendosi in prima persona».