Solo questa mattina si saprà se i contatti tra Damiano Coletta e Claudio Durigon hanno sortito i loro effetti. La Lega rimane disponibile a sostenere il sindaco e l'amministrazione, ma negli ultimi giorni non s'è trovato l'accordo sui nomi da inserire nella giunta, con il Carroccio che ha insistito per avere figure politiche mentre il sindaco chiedeva di non essere messo in difficoltà, ribadendo la necessità di nomi tecnici.

Nella giornata di ieri però non è ancora arrivata la fumata bianca tanto attesa. Questa mattina, alla discussione sulle linee di mandato, si capirà se l'accordo è stato o meno trovato. Anzi, in tarda serata le nubi erano intense.

Intanto sembra sempre più credibile che Forza Italia voti a favore delle linee di mandato del sindaco Coletta, invece di astenersi. Gli azzurri hanno ricevuto il via libera da Claudio Fazzone, per il quale bisogna dare a Coletta almeno un anno di tempo per vedere se è in grado di fare le cose. Forza Italia, però, non intende sporcarsi le mani e dunque non vuole posti in giunta. Il sindaco avrebbe preferito il contrario. Ma i voti azzurri servono e fare schermaglie è inutile. Chi si sta orientando verso il voto contrario pare essere Fratelli d'Italia. Il gruppo consiliare guidato da Matilde Celentano si porrebbe così all'opposizione di Coletta, al pari di Latina nel Cuore. A quel punto bisogna capire cosa accade con la presidenza del Consiglio. Fratelli d'Italia l'aveva ottenuta, infatti, all'interno di un quadro più ampio che prevedeva appunto il patto per Latina e l'eventuale astensione dei consiglieri di FdI (linea morbida) sul programma di mandato di Coletta. Se FdI vota contro si rimette tutto in discussione ed è chiaro che a quel punto la nuova maggioranza chiederà le dimissioni del presidente del Consiglo Raimondo Tiero.

E la Lega? Nel Carroccio il clima è sempre quello dei Balcani. La componente vicina al capogruppo Massimiliano Carnevale sta trattando da settimane col sindaco Coletta, col pieno appoggio di Claudio Durigon. Ma come detto c'è ancora distanza, soprattutto sui nomi da mandare in giunta. La Lega non vuole tecnici, ma metterci la faccia in tutto e per tutto. Coletta non è convinto. E' ovvio che se questa mattina la situazione non si sblocca, la Lega finirà per votare contro le linee guida del sindaco. Cosa che vogliono fare i consiglieri della componente vicina al consigliere regionale Angelo Tripodi, che ieri lo ha detto a chiare lettere: «La Lega è e resta all'opposizione con l'obiettivo di mandare a casa il sindaco Damiano Coletta che ha venduto l'anima al diavolo pur di mantenere una poltrona comoda, su cui può coltivare le ambizioni nazionali legate al Pd. E chi lo sosterrà dovrà assumersi le proprie responsabilità». Alla fine il No sarà la linea di tutto il gruppo.