"La Lega si pone all'opposizione e fa la morale a Fare Latina. Però dimentica di parlare delle trattative intercorse col sindaco per fare un accordo e ottenere poltrone". Non usa certo il fioretto la consigliera comunale di Fare Latina Annalisa Muzio per commentare quanto sta accadendo nella politica del capoluogo. 

"Apprendiamo che la Lega finalmente ha deciso e comunicato che sarà all'opposizione all'interno del consiglio comunale. Eureka! Dopo due mesi di serrate trattative fatte, rigorosamente ad personam col sindaco Coletta, dopo i rinvii per la formazione delle commissioni consiliari, concordati proprio all'interno del centrodestra, quindi con la Lega stessa, finalmente apprendiamo che sarà opposizione. Nulla questio- afferma Annalisa Muzio - Solo che ciò che risulta un po' "stonato" in questo quadro il perché gli esponenti della Lega non abbiano colto l'occasione, con il loro comunicato, di dare una spiegazione ai propri elettori circa i negoziati serrati col Sindaco, ma preferiscano fare "la morale" di buona politica alle altre forze politiche, compresa Fare Latina. Forse intendono così esorcizzare le frustrazioni per il mancato raggiungimento delle proprie aspirazioni e le lotte interne?

Pare dimenticare, la Lega, che FARE Latina ha concorso alle elezioni candidando a Sindaco Annalisa Muzio ponendosi come partito della città, in alternativa agli altri due candidati a Sindaco e mantenendo, in fase di ballottaggio, una posizione di equidistanza e di terzietà pur non rinunciando, in nessuna occasione, ai propri obiettivi programmatici. Pare dimenticare che Fare Latina è sempre stata scevra dalle dinamiche interne sia al centrodestra quanto al centrosinistra, dinamiche che non ci riguardano e che, purtroppo, spesso continuano a vedere contrapposti i due schieramenti per puro spirito di faziosità piuttosto che per sana dialettica politica volta alla crescita. A questo punto corre l'obbligo di ricordare alla Lega che ciò a cui si è assistito, in verità, è l'ennesimo fallimento della destra, che resta ancora una volta inespressa nelle proprie legittime ambizioni, che non soltanto non è stata in grado di rinnovare la propria classe dirigenziale ma che ha riproposto, in modo fallimentare appunto, i vecchi schemi e il vecchio modo di fare politica che nell'ultimo ventennio nulla ha concretamente realizzato facendoci diventare la città delle incompiute.

Un fallimento, peraltro, annunciato perché viene da lontano da quel "noto" modo di concepire l'amministrazione pubblica legata a dinamiche notoriamente e meramente avulse dalle reali necessità della gente. Occorrerebbe che gli esponenti della Lega, oggi evidentemente in piena confusione per non aver incassato quelle famose "poltrone" di cui tanto parlano si confrontassero con la città che cambia. La realtà è che esistono due strade: quella del fare senza chiedere nulla e quella di chiedere e, se non sufficientemente accontentati, di non fare nulla e decidere di chiudere il dialogo con il sindaco eletto. Se si costruiscono linee programmatiche insieme fondendo i programmi elettorali allora sì che si può lavorare insieme e unire percorsi che inizialmente si presentavano divisi. Come in ogni unione ciascuno deve rinunciare a qualcosa perché questa è pura democrazia. I cittadini hanno votato un sindaco ed un consiglio comunale. Ebbene, all'interno di quest'ultimo occorreva saper trovare una sintesi per garantire governabilità al comune e sicuramente l'unione di programmi e di voglia di fare senza chiedere nulla in termini di poltrone e posti vari, rappresenta una novità assoluta che i cittadini apprezzeranno. Ecco forse questa è la vera sfida: partecipare alla realizzazione degli obiettivi programmatici pur non chiedendo "posti". Fare Latina ha scelto questa opzione convintamente perché; in generale; i cittadini sono stanchi di sentire parlare di visioni diverse quando nei tavoli delle trattative di tutto si parla fuorché delle linee programmatiche che invece noi di Fare Latina abbiamo posto come elemento unico alla base di un possibile accordo. Ad oggi il nostro ruolo sarà quello di vigilare, verificare, spronare e partecipare alla realizzazione di ciò che è all'interno di un programma di governo condiviso che contiene moltissime delle nostre proposte. Lo faremo proprio all'interno di quel consiglio comunale che è la massima assise ed il luogo deputato a fare sì che si rispettino gli impegni assunti nei confronti degli elettori con l'unico obiettivo che abbiamo sempre palesato: riuscire a realizzare le tante cose che a Latina devono essere fatte. Questo chiede la città e questo si può fare quando si hanno progetti e si ha una visione di città: a tale proposito sfugge ancora quale sia la visione di città degli esponenti della Lega visto che non è stata esplicitata tantomeno presentata. Esiste?"