Cinque commissioni alla maggioranza variegata di Coletta, già decise e portate al tavolo di confronto e cinque al centrodestra, di conseguenza imposte e accettate per non tirare oltre uno stallo che stava assumendo contorni grotteschi. Si è conclusa così ieri l'ennesima conferenza dei capigruppo dei partiti in consiglio per chiudere il capitolo commissioni consiliari e archiviare in fretta questa fase, condita nei mesi scorsi di indecisione, tattiche e rivendicazioni. L'accordo ora c'è per comporle e portarle in consiglio comunale e oggi i partiti in una nuova seduta si riuniranno con la proposta già pronta che incasella tutti i componenti nelle dieci commissioni.

Un accordo digerito a fatica da Lega, Fratelli d'Italia e Latina nel cuore, ma alla fine accettato e passato a maggioranza con la loro astensione per iniziare a lavorare e non procastinare ancora questa decisione. La commissione si è aperta con le parole del capogruppo di Forza Italia Giuseppe Coluzzi che ha definito la maggioranza costituita da loro con i gruppi di Coletta, Pd, 5Stelle e Fare Latina "di programma" mettendo sul tavolo parte della proposta di De Amicis: procedere al rispetto proporzionale dei numeri delle commissioni che oggi riflette 16 componenti di maggioranza e 16 di opposizione (tolto il sindaco che non fa parte delle commissioni) e quindi attribuire 5 presidenze alla coalizione di centrodestra e 5 presidenze a quella di centrosinistra (che include anche Forza Italia, 5Stelle e Muzio). Della proposta di De Amicis, votata a maggioranza nella scorsa seduta, faceva però parte anche la modalità di dividersi le commissioni con la scelta alternata su quale presidenze attribuirsi da parte delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra (con Lbc prima a scegliere). Invece Forza Italia ha cambiato le carte in tavola scegliendo subito le cinque commissioni concordate con la coalizione Coletta con il rapporto 6 a 5 e relative presidenze lasciando le cinque rimanenti ai partiti di centrodestra. Prendere o lasciare, e il centrodestra pur contestando questo metodo ha deciso di adeguarsi. La maggioranza Coletta avrà a questo punto tre delle commissioni più ambìte, ambiente, urbanistica e bilancio e poi cultura scuola e sport e Università e PNRR. Alla minoranza in consiglio andranno invece Lavori Pubblici, Trasparenza, Benessere sociale (welfare), Personale e Attività Produttive sempre con il rapporto 6 a 5 e le relative presidenze.

Entro oggi i capigruppo daranno al presidente del consiglio le caselle riempite con i nominativi e il presidente del consiglio Tiero convocherà per venerdì 7 gennaio il consiglio comunale con il solo punto all'ordine del giorno della formalizzazione delle commissioni. A questo punto già lunedì 10 il presidente potrà convocare le commissioni per l'insediamento e la nomina del presidente e nel giro di due tre giorni le commissioni saranno pienamente operative. «Siamo andati sin troppo avanti con questa commedia - chiosa la capogruppo di FdI Celentano e anche se non ne condividiamo il metodo abbiamo accettato la loro proposta preconfezionata perché è indispensabile lavorare per la città in maniera propositiva». Stessa impostazione della Lega con Carnevale che per senso di responsabilità ha ribadito quanto detto in consiglio pur contestando le affermazioni di Gianluca Bono dei 5 Stelle che aveva spiegato come fosse giusto in un sistemna democratico far scegliere le commissioni alla maggioranza. «Raccontiamola bene: gli elettori democraticamente avevano scelto il centrodestra - ha replicato la Lega - ora se c'è qualche partito che ha volutamente ribaltato la volontà popolare in barba ai cittadini, questa è un'altra cosa».