Continua ad essere una fastidiosa falla nel sistema di governo appena insediato dall'amministrazione Coletta la questione delle commissioni consiliari che, mai costituite e dunque bloccate, stanno paralizzando tutte le attività consultive e preparatorie degli atti e dei provvedimenti consiliari e di controllo sull'attività dell'Amministrazione comunale. La diatriba sta correndo su due piani, quello politico e quello tecnico giuridico con due richieste di pareri all'avvocatura comunale e alla segretaria Rosa Iovinella. Ma in queste ora soprattutto da parte della maggioranza Coletta ci sarebbe la volontà di ragionare ancora senza arrivare allo scontro e proprio da questa parte politica rappresentata dalla coalizione che ha sostenuto il sindaco con Pd, Forza Italia, 5Stelle e Muzio, hanno chiesto d'urgenza la convocazione della capigruppo (probabilmente venerdì mattina) per trovare una strada politica a questa empasse sul numero dei seggi.

La proposta votata sarebbe quella di introdurre un nuovo sistema misto nella divisione dei seggi che prevede una parte dei seggi attribuiti con la proporzionalità dei gruppi e una parte dei resti con la proporzionalità della coalizione: con questo sistema la coalizione Coletta passerebbe dai 54 seggi contro i 56 del centrodestra a 55 a 55 mantenendo la parità nelle commissioni, ora invece in bilico col sistema ordinario previsto dal regolamento sul funzionamento delle commissioni consiliari. Lega, Fratelli d'Italia e Latina nel cuore hanno contestato la non applicabilità di questo sistema minacciando di ricorrere al Prefetto. Ieri i tre partiti di minoranza hanno chiarito ulteriormente la loro posizione. «A tre mesi dalle elezioni la città di Latina è di fatto senza un governo - hanno scritto - perché non si riescono a formare le commissioni consiliari. Stupiscono le parole della coalizione a sostegno del sindaco Coletta che vorrebbero stravolgere le regole finora usate per formare le commissioni, pur di ottenere qualche posto in più. Il criterio di composizione proposto dal centrodestra e in un primo momento sostenuto anche dalla capogruppo di LBC Valeria Campagna, non è che lo stesso utilizzato nel 2016 quando LBC era maggioranza assoluta. Come mai nel 2016 andava bene ed oggi la stessa LBC e i partiti che ora sostengono Coletta hanno improvvisamente cambiato idea e lo rifiutano? Prevale ancora una volta la logica della convenienza e i capricci di LBC stanno impedendo l'avvio dell'attività amministrativa».

Fdi, Lega e il movimento che ha sostenuto Zaccheo invitano la coalizione a sostegno del sindaco Coletta «a smetterla con i giochetti fatti alle spalle dei cittadini di Latina e a consentire la formazione delle commissioni consiliari affinché le stesse possano insediarsi ed iniziare a lavorare sulle emergenze che affliggono la città». «La nuova amministrazione targata Coletta - concludono - è di fatto bloccata, prima per gli intrighi politici del sindaco alla ricerca di partiti e persone in grado di fargli da stampella, ora perché le forze che lo sostengono stanno ancora cercando numeri certi per assicurarsi l'operatività della sedicente ‘maggioranza di programma'. Facciamo presente che se la città è ingovernabile non resta che una strada: tornare a dare la parola agli elettori».