Mentre nel Comune capoluogo continua la lite per la composizione delle commissioni consiliari, in Provincia l'accordo è stato trovato e giovedì prossimo ci sarà insediamento e votazione dei presidenti delle commissioni consiliari. Certo la cosa è più agevole, in via Costa, ma è evidente che la maggioranza emersa dal voto ha un feeling molto solido. Inoltre, il modo in cui sono state suddivise le presidenze va tenuto a mente per il futuro, ossia quando arriverà la nuova legge che dovrebbe restituire alle Province i ruoli assessorili. Anche se i tempi, per questa mini controriforma della Delrio, sembrano essersi allungati.

Fumata bianca anche per quel che concerne la nomina del vicepresidente della Provincia: il numero due di Gerrardo Stefanelli sarà il consigliere di Forza Italia Luigi Coscione. Accordo anche sui presidenti delle commissioni. La maggioranza ha suddiviso così i ruoli: Forza Italia avrà la vicepresidenza e due commissioni; il Partito democratico una commissione e la guida dell'Agenzia di Formazione Lavoro; alle Civiche pontine una presidenza di commissione. La Trasparenza, invece, sarà guidata dalla consigliera della Lega Federica Felicetti.

Ecco invece il quadro delle altre commissioni. Ai Lavori pubblici andrà il consigliere di Cori Ennio Afilani; per la commissione Scuola, la presidenza sarà affidata alla consigliera di Latina Valeria Campagna; la commissione Ambiente sarà invece presieduta dalla consigliera comunale di Latina Annalisa Muzio.; la commissione Bilancio sarà invece affidata al consigliere comunale di Fondi Vincenzo Mattei.

Giovedì ci sarà l'insediamento ufficiale delle commissioni con elezione dei vari presidenti. Per quel che riguarda le deleghe assessorili, invece, la riforma promossa dal Governo Draghi è al momento in stand by. Il testo è già stato definito in Consiglio dei Ministri in allegato alla legge finanziaria. I tempi dunque si allungano. La riforma prevede, oltra alla coincidenza della durata del mandato in 5 anni del presidente e dei consiglieri ed un aumento dei compiti "fondamentali", un ritorno della giunta composta da 3 assessori, esterni e retribuiti (con un'indennità pari al 50% dei loro omologhi comunali, il presidente da circa un anno riceve un'indennità), dando così a via Costa maggiore capacità decisionale.