Sull'occupazione del suolo pubblico per gli esercenti si consuma uno scontro verbale tra maggioranza e opposizione che ha il sapore della povertà di argomenti da una parte e dall'altra. Il tema è intestarsi, o meno, una rivendicazione a favore delle attività commerciali che colpiti durante il difficile periodo della pandemia. Nell'ultima commissione attività produttive il centrodestra ha chiesto che l'esenzione dal canone unico patrimoniale per le occupazioni di suolo pubblico per gli esercenti del pubblico esercizio sia stata prorogata fino al 31 marzo 2022. Una richiesta pleonastica perché in realtà questo provvedimento è stabilito dalla legge di Bilancio 2022 (legge 234 /2021 comma 706).
Non è quindi il Comune, una Commissione, una coalizione o un gruppo consiliare che può definire quali siano le esenzioni e a ribadirlo è Latina Bene Comune con i consiglieri Floriana Coletta e Gianmarco Proietti, ex assessore al bilancio che hanno visto nelle rivendicazioni del centrodestra una vetrina inutile su un provvedimento che non dipende dal consiglio ed è di competenza della giunta. «Troviamo davvero poco utile, in un momento emergenziale come quello in essere, l'atteggiamento di chi vuole approfittare della sofferenza economica e sociale per costruire consenso. Non è questa la politica che ci appartiene, non è questo il motivo che ci ha portati, con responsabilità, a pensare di governare insieme la nostra città - spiega Lbc - l'opposizione cerca di appropriarsi di una decisione presa dal Governo centrale". Poi proseguono i due consiglieri: «E' necessario che il Servizio delle Attività Produttive stabilisca, con una delibera di giunta, solo le modalità per richiedere le esenzioni, ripetiamo, previste dalla legge. Siamo convinti che questo avverrà quanto prima». «L'esenzione poi – concludono Coletta e Proietti - è relativa al solo canone di occupazione, e non alla Tari giornaliera che rimane dovuta per tutti gli esercizi. Si tratta di un onere importante dimenticato ancora una volta dal Governo».
Un aspetto, tra l'altro, su cui l'ex Assessore al Bilancio Proietti si era già mosso, ponendolo all'attenzione dell'allora ministro Gualtieri. I consiglieri però non chiariscono perché, se così scontato, il provvedimento non è stato preso prima. In realtà nella commissione bilancio di qualche giorno prima era emerso chiaramente che la riconfermata proroga del termine per il pagamento del canone unico rappresenta per i Comuni un significativo problema nell'utilizzo delle entrate finanziarie necessarie a far quadrare i difficili bilanci comunali. Su questo il centrodestra, la parte su cui Lbc glissa, per quanto riguarda il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti da tale norma di esenzione, ha indicato come sia stato istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'Interno, un fondo con una dotazione di 82,5 milioni di euro per l'anno 2022 da cui anche il nostro Comune potrebbe attingere. Nella schermaglia politica, si perde di vista l'obiettivo su cui lavorare insieme.