La modalità mista per svolgere le commissioni consiliari, voluta dalla maggioranza Coletta e avvalorata da un parere della segretaria generale del Comune Simona Manzo si sta rivelando un flop oltre che uno strumento che va nella direzione contraria allo spirito con cui era stata scelta e motivata dall'organo tecnico comunale: quella di favorire la partecipazione. La riprova è stata ieri nella commissione urbanistica, convocata dal consigliere Emilio Ranieri per discutere alcuni atti importanti come la variante in zona artigianale in via Piccarello.

La commissione era stata convocata in modalità mista ma alcuni problemi tecnici hanno impedito a quattro dei consiglieri della maggioranza Coletta di presiedere da remoto ostacolando più che favorendo la partecipazione democratica. Il risultato è che il numero legale lo ha tenuto l'opposizione con tutti e 5 i suoi consiglieri e con la presenza di Bono e Ranieri della maggioranza. Assente era anche l'assessore Remigio Coco. Critico il consigliere di Fratelli d'Italia e presidente della commissione trasparenza Andrea Chiarato: «Quella seduta ha dimostrato la debolezza politica della pseudo maggioranza Coletta, appesa a un voto e che rischia di andare sotto nei numeri nonostante metodi di convocazione fantasiosi come quello della modalità mista. Un metodo, di cui bisognerà verificare la legittimità come faremo in Trasparenza con la segretaria, che presenta criticità che sono evidenti e di cui bisogna prendere atto: chi voleva partecipare non ha potuto e questo sta avvenendo su temi importanti che hanno bisogno di scelte collegiali e di confronto».