Non è un mistero che il pressing sul presidente del consiglio comunale Raimondo Tiero si faccia più insistente giorno dopo giorno in un quadro politico amministrativo ancora macchinoso e reso complicato dai dilemmi e dalle contraddizioni dell'anatra zoppa. Ora ad uscire allo scoperto per chiedere di affrontare di petto la vicenda è Giovanna Miele. La consigliera della Leganell'ultima commissione affari istituzionali ha sollevato il problema dei due vicepresidenti del consiglio, entrambi di maggioranza (Proietti e Coluzzi) e ha chiesto di mettere all'ordine del giorno della prossima commissione il problema che riguarda la gestione della presidenza del consiglio comunale, resa confusionaria da alcune scelte criticate dalla Lega. Latina infatti è uno dei pochi Comuni di Italia ad avere un consiglio comunale guidato da un esponente che attualmente è in minoranza nel governo della città, il consigliere di Fratelli d'Italia Raimondo Tiero, e questo accordo derivava da quel patto per Latina, che si fondava su una maggioranza diversa decretata dalle urne. Oggi la maggioranza è un'altra, ricavata dalla fusione di Coletta con Forza Italia e questo passaggio ha mutato del tutto gli equilibri lasciando però al loro posto gli stessi politici decretati a inizio consiliatura. I vicepresidenti sono rimasti Gianmarco Proietti e Giuseppe Coluzzi entrambi esponenti della coalizione Coletta quando il regolamento prevede che queste due cariche siano affidate una all'opposizione e una alla maggioranza. Da tempo il centrodestra ricorda a Tiero che le nomine sarebbero da rifare, e in questo caso una vicepresidenza spetterebbe a Latina nel cuore. Miele chiede di discuterne in commissione rimettendo al confronto uno dei punti di dissidio interni, ma non solo: la consigliera della Lega ha fatto notare che sono tante le piccole incongruenze che rendono difficile l'agibilità politica dei consiglieri facendo notare che durante la capigruppo era stato deciso un consiglio comunale che non è stato convocato e non c'è stata alcuna ulteriore riunione per modificare la decisione già presa. Da dirimere anche la modalità di convocazione delle commissioni, un punto sollevato da Miele, Carnevale e anche da Malandruccolo (Pd), perché con la fine dell'emergenza pandemica si chiude il periodo di attenzione suggerito dal sindaco e da oggi i presidenti dovrebbero riunire le commissioni in presenza e non più in modalità mista. La maggioranza vuole però fortemente mantenere questa modalità e Miele ne ha criticato i presupposti, chiedendo di essere garantita dal regolamento (che non prevede l'attuale formula ibrida) convinta che sia un escamotage perché la coalizione Coletta non ha i numeri per reggersi. Una circostanza resa palese anche nell'ultimo consiglio comunale per l'attuale indisposizione del consigliere Massimiliano Colazingari, il 17esimo uomo di Coletta, formalmente in malattia ma lontano dalle aule in polemica con la sua compagine. «Nonostante questa debolezza nei numeri che emerge nelle commissioni e nel consiglio, noi come minoranza per spirito di abnegazione e in una ottica di confronto abbiamo spesso permesso lo svolgimento delle sedute mantenendo il numero legale. Il nostro interesse non è precostituita posizione politica ma il bene della città». Per questa ragione la consigliera della Lega è stata l'unica a rientrare in aula durante l'uscita del centrodestra nell'ultimo contestato consiglio mentre si discuteva la mozione della Muzio. «Nel momento in cui il numero legale era mantenuto da Tiero - spiega - non mi sembrava giusto rimanere fuori e non discutere i temi del consiglio, ma piuttosto doveroso proseguire per senso di responsabilità e poi le motivazioni addotte dai miei colleghi e rese note sulla stampa riguardavano una presunta offesa che poi non ha riconosciuto neanche lo stesso Zaccheo, che in commissione ha spiegato di essersi allontanato per problemi personali». Miele conferma dunque la posizione della Lega che si pone all'interno del centrodestra con i dovuti distinguo e libera da qualsiasi ordine di scuderia seppure critica verso l'amministrazione Coletta per quanto visto negli ultimi cinque anni. Una Lega da tenere d'occhio perché pronta a tirare fuori anche le questioni più scomode.
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Vicepresidenze del Consiglio e "gestione Tiero": la Lega attacca
Latina - Giovanna Miele chiede di discutere in commissione i problemi legati alla presidenza del consiglio. Pressing sempre più marcato nel centrodestra