La formula della società benefit, una partnership tra pubblico e privato, per gestire il teatro con la creazione di una consulta civica di esperti interna e l'idea di partenza di lasciarlo due mesi alle associazioni. Questa l'ultima proposta di Latina Bene Comune sulla futura gestione del teatro affidata a una nota dei quattro consiglieri comunali su cui ci eravamo chiesti se condivisa o meno dal Pd e dalla coalizione.
Una prima risposta arriva da un intervento del consigliere comunale Francesco Pannone di Riguarda Latina, outsider delle ultime elezioni ed entrato a far parte del consiglio con la sua lista dentro la coalizione a sostegno di Coletta. Un argomento complesso e delicato quello del teatro che avrebbe meritato riflessioni accurate e partecipazione e un confronto allargati nella coalizione e anche nel consiglio, ma che evidentemente il partito di governo Lbc non ha ritenuto di dover condividere ed è proprio questo l'aspetto che emerge dall'intervento di Pannone che definisce la nota stampa dei civici, senza mai alludere esplicitamente ad essa, come «annunci dell'ultimo minuto». «Il destino del Teatro D'Annunzio e dei locali del Palazzo della Cultura – scrive Pannone - non può essere liquidato con una soluzione da comunicato stampa, senza confrontarsi con i partiti di maggioranza e in generale con tutto il Consiglio Comunale. La questione teatro è diventata nel corso degli anni vitale per tutta la comunità cittadina ed ha bisogno di un dibattito e di una soluzione condivisa e strutturata, non di annunci dell'ultimo minuto».
«Abbiamo bisogno di una progettualità politica che valorizzi il Palazzo della Cultura come polo attrattivo provinciale, regionale e nazionale – prosegue il consigliere comunale - la cultura nella nostra città non ha bisogno di uno stanzone vuoto da riempire, ma di tavoli di progettazione culturale tra enti locali, associazioni, artisti e lavoratori culturali, così da creare un motore funzionante per tutta la città. Dobbiamo lavorare per dare al Teatro e al Palazzo della Cultura una struttura organizzativa che sia in grado di confrontarsi con il circuito della cultura internazionale e che fornisca spazi e servizi per le molteplici associazioni culturali che già oggi lavorano per valorizzare il territorio. Dobbiamo costruire insieme una rete culturale concreta, dotandoci di un sistema unico di accesso e utilizzo facilmente accessibile per le associazioni culturali, che siano fari di cultura in vista del novantesimo anniversario». Un riferimento al novantesimo anniversario necessario perché il teatro deve far parte di questo percorso, però resta l'amaro in bocca per Pannone rispetto alla mancata condivisione di un passaggio che va concertato con la coalizione. «Dobbiamo gettare le fondamenta per un lavoro culturale serio per Latina - conclude il consigliere - non dare risoluzioni facili e generiche che oltre a minare la credibilità dell'azione politica rischiano di compromettere la coesione nella maggioranza su un tema che dovrebbe avere ampio consenso».