L'annuncio del sindaco di Roma sulla realizzazione di un impianti di termovalorizzazione per la chiusura del ciclo dei rifiuti, di fatto, ha riacceso il dibattito in materia. E adesso anche gli altri territori del Lazio si interrogano sull'utilità di impianti di questo genere sul territorio. E' probabile che la questione finisca per essere centrale nell'imminente campagna elettorale per le elezioni regionali.

In provincia c'è attesa per la discarica
La mossa di Gualtieri era stata ampiamente annunciata al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che l'ha avallata. Roma, infatti, rispetto alle altre province del Lazio, avrà una gestione a sé, autonoma dal resto della Regione, per quanto concerne i rifiuti. Una scelta che a questo punto può creare le condizioni affinché anche le altre province inizino a chiedere un trattamento diverso, in particolare quella di Latina. Qui, infatti, si sta ancora aspettando l'indicazione di una discarica di servizio. Il commissario Illuminato Bonsignore doveva sciogliere la riserva già un mese fa. Siamo a maggio ma ancora non si hanno indicazioni. Dalla Provincia dicono che abbia richiesto documenti aggiuntivi per valutare alcune cave dismesse nell'area nord della provincia e nel centro sud. E poi i dati relativi alla situazione della ex Goodyear a Cisterna. Aree presenti nel piano provinciale e nei documenti redatti dai tecnici della Provincia. Ma una scelta ancora non c'è.

La legge sugli Ato: c'è attesa per le audizioni in Regione
La nuova legge che istituisce gli Ato è stata proposta dalla Giunta e questa settimana ha iniziato il suo iter nelle commissioni regionali. La legge composta di 8 articoli, all'art 1 è previsto che la Regione, in conformità ai principi costituzionali e alla normativa europea e statale in materia di rifiuti, promuove la realizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani negli ambiti territoriali ottimali, nel rispetto delle competenze proprie, di quelle della Città metropolitana di Roma Capitale, delle province, di Roma Capitale e dei comuni. L'art 3, sul quale si è soffermato l'assessore, istituisce, al fine di garantire un'ottimale gestione integrata dei rifiuti, l'ente di governo d'ambito territoriale ottimale (EGATO) al quale aderiscono i comuni appartenenti al medesimo ATO. L'EGATO avrà personalità giuridica di diritto pubblico, e sarà dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, contabile e tecnica, secondo quanto disciplinato dal proprio Statuto, ed impronta la propria attività al rispetto dei principi di efficacia, economicità, efficienza e trasparenza nonché di equilibrio di bilancio. All'art 4 della proposta di legge sono indicati i compiti che l'Ente dovrà esercitare per il suo funzionamento, quindi dall'organizzazione del servizio integrato dei rifiuti, agli obiettivi da raggiungere, predispone e adotta il piano d'ambito, monitora la situazione degli impianti disponibili, provvede all'affidamento del servizio di gestione integrata, disciplina i rapporti tra i soggetti affidatari dei servizi, determina le tariffe, controlla il servizio di gestione, stipula accordi di programma, intese e convenzioni, provvede a organizzare un servizio di raccolta differenziata, promuove misure di prevenzione per ridurre la produzione di rifiuti, definisce i livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni, trasmette i dati del sistema integrato alla piattaforma informatica della Regione, trasmette il rendiconto annuale.