Il sindaco Nancy Piccaro azzera la propria Giunta comunale. Ma il conto consuntivo non passa. Sei favorevoli, sei contrari e un astenuto è questo il risultato che emerge dal Consiglio comunale di Roccagorga che si era riunito ieri sera alle 18 con un solo punto all'ordine del giorno. Ora la palla passa al Prefetto che dovrà nominare un commissario ad acta per il superamento delle incombenze.
Alle 17 la Piccaro aveva ritirato le deleghe agli assessori: Mario Romanzi, vice sindaco, Luca Dottori, Andrea Orsini e Anna Maria Polidoro, forse nell'estremo tentativo di convincere le opposizioni consiliari. Ma non è andata così. A distanza esatta di tre anni (27 maggio 2019) dalla "presa" di Roccagorga, da parte di un coacervo di liste civiche riconducibili ad un variegato centro-destra, la prima Giunta Piccaro va a casa.
Loro, tutti insieme, incluso Forza Italia e Lega, avevano espugnato una delle ultime roccheforti guidate dal Pd. Ma il sindaco Nancy Piccaro, sembra intenzionata a riscrivere un pezzo di storia. Proprio lei, che nel corso degli ultimi mesi è stata bersagliata dai suoi ex alleati e dal Pd. Un sindaco subito inviso, con cui la sua stessa maggioranza aveva iniziato a fare i conti con la fuoriuscita dell'assessore di Forza Italia, Lubiana Restaini, rimpiazzata con l'assessore esterno Anna Maria Polidoro, ed un pezzo di quella Lega, guidata dal presidente del Consiglio Maurizio Fusco, che non aveva tardato a far sentire il proprio dissenso.
Alla luce delle ultime polemiche relative all'Amministrazione comunale di Roccagorga, il sindaco Nancy Piccaro poco dopo le 17 ha dichiarato di aver assunto una decisione per il bene della comunità: «Intendo azzerare la Giunta, sarà un richiamo alla responsabilità per i partiti della coalizione e per il Gruppo Tradizione e Futuro. Abbiamo già dimostrato di non essere inclini ai personalismi e alle ostinate prese di posizione: per il bene di Roccagorga ho deciso di ripartire da zero. E' una scelta coraggiosa ma doverosa, è l'unica alternativa agli ostruzionismi e alla disastrosa prospettiva del commissariamento. Azzerare la Giunta ci servirà per ricominciare con un nuovo slancio e per affrontare con basi più solide gli ultimi due anni di mandato. Ci aspettano le sfide del Pnrr, un'opportunità irrinunciabile per la comunità».
La decisione, è arrivata come un fulmine a ciel sereno a meno di un'ora dalla convocazione della seduta per l'approvazione del Bilancio consuntivo 2021 ma è apparso subito un tentativo di salvarsi in extremis: perché il Bilancio che non è passato alla prova del voto. «Adesso a norma dell'art.141 comma 2 del TUEL verrà nominato un commissario ad acta per avviare le procedure per lo sciglimento - commenta il segretario del Pd Francesco Scacchetti Roccagorga - va liberata da questa gestione fallimentare e merita una nuova classe dirigente in grado di assicurare ai cittadini un futuro comune fatto di servizi puntuali e occasioni di crescita per tutti». Nessun commento dal sindaco.