Bocche cucite a Roccagorga dove già da ieri la macchina della Prefettura di Latina è entrata in azione. Il Comune, che da oltre mezzo secolo non conosceva commissariamento, è di fatto commissariato non avendo approvato, nei tempi e nelle modalità previste dalla legge, il conto consuntivo del 2021. Nelle prossime ore si potrebbe già conoscere il nome del funzionario designato a determinare questo adempimento e condurre i cittadini verso la data delle prossime elezioni e la scelta di un nuovo sindaco. Nelle retrovie nessuno sembra avere voglia di commentare. E tra questi vanno annoverati non solo gli esponenti di quella che fino al 31 maggio era la maggioranza di governo, ma anche quella minoranza che tanto aveva detto fino ad un mese fa.

A ragion veduta potrebbe essersi trattato di un corto-circuito dettato dall'inesperienza, ma il Comune è il primo a cadere di fronte alla prova del terzo consuntivo, quello del 2021. Sei voti contro sei, più un astenuto tra i banchi della maggioranza: respinta la delibera sul rendiconto. C'è da dire che il sindaco Nancy Piccaro c'era arrivata malconcia. Ma ciò che resterà nel novero della discussione politica sono i tempi. Non si comprende per quale motivo abbia annunciato, un'ora prima del voto in Consiglio per l'approvazione del proprio consuntivo, di voler azzerare la Giunta che l'aveva sostenuta. Aveva fiutato l'aria? Perché se doveva essere un segnale, per quella parte politica che aveva deciso di rientrare, non si comprende per quale ragione poi abbiano votato contro, dicendosi però disposti - pare - a votare il previsionale. Chi pensava di tenere sulla corda la Piccaro è finito nella rete? E' da vedere. Perché potrebbe anche essere stata una trappola.

La Piccaro, dal canto suo, ha perso la possibilità dell'annuncio a effetto. Lo avrebbe potuto fare in aula, spiazzando chi non se lo aspettava, oppure avrebbe potuto aprire una "crisi" rassegnando le proprie dimissioni. Mal consigliata? Forse. L'unico commento è arrivato dal segretario del Pd Francesco Scacchetti che con la Piccaro si era scontrato, senza esclusioni colpi, ricambiato. «L'attuale compagine del centro destra ha dimostrato di essere inadeguata - ha ribadito Scacchetti -, adesso serve aprire una nuova fase di ascolto e coinvolgimento. Roccagorga ha bisogno di una nuova compagine amministrativa capace di assumere impegni all'altezza delle sfide attuali. Sul piano personale - spiega Scacchetti - mi dispiace per la Piccaro ma era del tutto evidente che la sua amministrazione non aveva né le condizioni politiche né tanto meno quelle amministrative per proseguire questa esperienza. Il nostro impegno sarà quello di collaborare con l'organo commissariale nell'interesse generale della comunità preparandoci a riunire idee, forze ed energie con l'obiettivo di garantire una proposta di governo capace di operare per il bene e la crescita del nostro comune perché Roccagorga e i suoi cittadini meritano tutto il nostro impegno».