La scelta nella maggioranza civica del candidato sindaco da presentare alle elezioni amministrative 2023 appare sempre più un rebus, una situazione di stallo che qualcuno ha provato a smuovere proponendo le Primarie. L'individuazione del candidato alla guida della coalizione per il post Terra (che non potrà ricandidarsi per un terzo mandato) si sta infatti rivelando più complicata del previsto, facendo perdere tempo a una maggioranza che si è "incartata" su sé stessa e ha bruciato tempo prezioso.
I papabili restano tre: il vice sindaco Lanfranco Principi, l'assessore ai Lavori Pubblici Luana Caporaso e il capogruppo consiliare di Forum per Aprilia Vittorio Marchitti ma nessuno dei tre - per motivi diversi - riesce ad ottenere il pieno dei consensi e a convincere tutti gli esponenti dell'alleanza. Anzi, nelle scorse settimane sono già emersi dubbi e soprattutto veti incrociati tra chi pensa che un ruolo così delicato debba essere affidato a un componente storico della coalizione (discorso che taglierebbe fuori dalla rosa Principi) e quanti credono che il nome del front runner alle prossime elezioni non debba più uscire da Forum per Aprilia, un discorso che escluderebbe in un colpo solo dal discorso Caporaso e Marchitti. Un ragionamento che - seppur silenziosamente - viene portato avanti da diversi esponenti: Forum per Aprilia ha già indicato il candidato sindaco nel 2013 (Terra appunto) e nella logica di una maggioranza composta da 6 liste civiche e un partito (Azione) un'alternanza sarebbe più che corretta. Un concetto rafforzato dalle ultime dichiarazioni dell'attuale primo cittadino che ha ribadito che: «sarà della partita anche alla prossima scadenza elettorale, insieme ad una coalizione ancora più forte». L'impressione infatti è che se la scelta dovesse cadere su un membro di Forum per Aprilia ci sarebbe sempre un "sindaco ombra" (Terra appunto) autorevole ma comunque ingombrante.
Il vero problema dell'amministrazione è che queste riflessioni vengono fatte in privato ma non nelle riunioni di maggioranza, dove spesso l'argomento è tabù. E questo ha fatto perdere quel vantaggio di tempo (e dunque di programmazione) che la coalizione civica vantava sugli avversari. Una situazione di empasse dalla quale qualcuno pensa di uscire suggerendo le Primarie per individuare il leader. La proposta è arrivata da un consigliere comunale in una delle riunioni passate, anche se in realtà l'idea è rimasta nel limbo e non è stata rilanciata da altri. Ma visto lo stallo nel quale è caduta l'alleanza civica, che a distanza di cinque mesi non ha ancora chiuso l'accordo per l'allargamento della coalizione (l'incontro con MovAp è previsto a inizio giugno), in chiave elettorale la pista Primarie potrebbe essere un'ipotesi percorribile. E forse sarebbe anche un modo per dare un'investitura piena al futuro candidato.