A pochi giorni dal voto del rendiconto di gestione del 2021, previsto per il 14 giugno alle 17, i consiglieri di Bassiano si potrebbero trovare sul piatto della bilancia la contestazione di due determine redatte dagli uffici comunali. Le due determine indigeste al sindaco Domenico Guidi sarebbero però la conseguenza di precedenti atti di indirizzo votati all'unanimità dalla Giunta di cui egli stesso è presidente allorché decise di cambiare i nomi di alcune strade di Bassiano. Questione che lo obbligò a dare mandato agli uffici di redigere apposita toponomastica. Stante pure i disguidi che si erano creati nei soccorsi di un cittadino bassianese. Per questa ragione alcuni esponenti della maggioranza non comprenderebbero le motivazioni. Così come gli stessi componenti dell'opposizione troverebbero difficoltà nel comprendere una simile richiesta. Se ciò accadesse, prima del 14 giugno, Guidi dovrebbe fare un atto di giunta con revoca delle due determine di indirizzo. La prima dovrebbe dare corso all'avvio del riassetto della toponomastica, in seguito al cambiamento dei nomi delle strade, la seconda determina invece riguarderebbe l'annosa questione del censimento del cimitero assieme ai contratti e delle luce votive. Atti che sono obbligatori per un Ente. Nel primo come nel secondo caso si tratta di questioni segnalate per far quadrare i conti, ed abbassare il deficit. «Non saranno i 200 mila euro a modificare lo stato di disagio in cui versano i conti del Comune», spiegano dall'opposizione. Visto che Guidi si troverà a dover fare i conti anche con gli errori principali segnalati dalla Corte dei Conti, ovvero il mutuo non inserito tra la contabilità e la scelta di non fare il riaccertamento straordinario nel 2015 (ossia ricognizione delle attività e delle passività ufficiali dell'ente).
Tutte questioni frutto di scelte politiche ed atti amministrativi compiuti dall'allora responsabile finanziario dell'Ente, Angela Coluzzi, che in qualità di dirigente "illegittimo" avrebbe stilato.
Perché sarebbe di fatto questo dirigente sarebbe illegittimo? Perché non risulta a suo nome un contratto di assunzione valido negli atti dell'Ente nonostante le numerose richieste della commissione trasparenza presieduta dall'avvocato Giuseppe Fonisto.
E poiché il decreto 110 comma 2 non prevede le funzioni ordinarie dell'Ente, come in questo caso, per la parte finanziaria, per cui è necessaria una laurea in discipline economiche, non si spiegherebbero le funzioni svolte. Quindi oltre agli oltre 100 mila euro l'anno, percepiti per cinque anni dal Comune di Bassiano, la maggioranza che in questo momento governa il paese dei Lepini, dovrà recuperare circa 700mila euro di disavanzo con aumento delle tasse dei cittadini a totale carico dei contribuenti, che al netto si traducono in circa 482 euro procapite per ogni cittadino di Bassiano, senza contare eventuale altri "errori o danni" che starebbero via via emergendo.