«Forza Italia oggi è l'area moderata in cui le nostre comunità si riconoscono, i cui valori trovano rispondenza sempre maggiore nei territori mostrando una crescita costante che si è consolidata ogni giorno nel lavoro di squadra che è il vero valore aggiunto che ci ha consentito di confermare il ruolo primario del nostro partito nel panorama politico della provincia di Latina». Il coordinatore provinciale Alessandro Calvi, l'altro giorno, dopo il ballottaggio di Sabaudia, ha messo in chiaro che le scelte future a Latina non potranno che passare per il partito azzurro. Una centralità data da numeri concreti, sul territorio, con sindaci, assessori e consiglieri e non attraverso sondaggi che, seppur validi restano sempre aleatori.

Le scelte sul territorio, oggi, passano davvero tutte per gli azzurri. Una dimostrazione chiara è arrivata dalla vicenda Acqualatina dove addirittura gli azzurri sono riusciti a far votare con loro Damiano Coletta, l'uomo della sinistra. Il sindaco di Latina ha parlato di assunzione di responsabilità. Tutto vero, ma va ricordato che lui guida un comune coi voti determinanti di Forza Italia. Se gli azzurri dovessero togliere il sostegno, si tornerebbe tutti a casa e senza paracadute. Per questo la timeline da tenere in considerazione è quella che porta alle elezioni Politiche e Regionali del prossimo anno.

La situazione di Latina potrebbe diventare utile soprattutto a Claudio Fazzone in fase di trattativa. Come? Il senatore azzurro ha detto apertamente che se ci saranno le condizioni lui è disposto a giocarsi le proprie carte per la candidatura alla presidenza della Regione Lazio. In caso contrario, resterebbe a fare il senatore del territorio. Ma è credibile una candidatura Fazzone nel Lazio? Bisogna tenere a mente lo scenario complessivo di un centrodestra attualmente frammentato e diviso da personalismi, invidie e scarsa fiducia reciproca. Ma si sa, in politica, le cose cambiano in fretta e se i leader nazionali di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia non sono fessi andranno compatti al voto per Politiche e regionali. Su queste ultime bisogna considerare che si voterà in Lombardia, Sicilia e Lazio. Le prime due hanno presidenti uscenti di centodestra e se dunque si trova un'intesa su di loro, che sono rispettivamente di Lega e Fratelli d'Italia, a quel punto il Lazio potrebbe toccare a Forza Italia. E lì Fazzone sarebbe pronto a dire la sua avendo le carte in regola per un incarico di tale prestigio. La strada è lunga ma non impossibile da percorrere.

E cosa c'entra il fattore Latina? Semplice. A Forza Italia sarà chiesto senza mezzi termini di mollare Coletta e l'alleanza col centrosinistra dal momento che è poco credibile fare una corsa alle Regionali e il sindaco di sinistra della seconda città del Lazio è tenuta in piedi da Forza Italia.