In palio nel Lazio ci sono 36 seggi alla Camera (22 proporzionali, 14 maggioritari) e 18 al Senato (12 proporzionali e 6 maggioritari). Ma in nessuna altra regione italiana c'è una simile concentrazione di big politici. Per la presenza di Roma naturalmente. L'altra faccia della medaglia è rappresentata dal fatto che le province rischiano ancora una volta di essere considerate un semplice "granaio" di voti. Con candidati "paracadutati" che poco o nulla hanno a che fare con il territorio.

Frosinone e Latina
Il Lazio è stato diviso in due circoscrizioni elettorali: la 1 e la 2. Il Lazio 2 comprende le province di Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti. I collegi plurinominali (proporzionale) della Camera di questa circoscrizione sono 2, con 5 collegi uninominali (maggioritari). A questa circoscrizione sono stati assegnati 12 seggi: 7 plurinominali, 5 maggioritari. In totale quindi 12 deputati. Per il Senato invece al Lazio sono stati assegnati 6 collegi uninominali e 12 plurinominali: 18 seggi. Tornando alla Camera, c'è pure il Lazio 1 (Roma): 24 seggi in totale, 9 uninominali e 15 plurinominali. I collegi maggioritari della Camera nel Basso Lazio sono 3: uno di Latina, uno di Frosinone, uno di Terracina. Quello di Latina comprende 17 Comuni, tutti della provincia pontina. Quello di Frosinone 60 Comuni, tutti della Ciociaria. Il collegio uninominale di Terracina, Fondi, Gaeta, Formia e Cassino racchiude 47 Comuni. Il 62% della popolazione di questo collegio appartiene alla provincia di Latina e il restante 38% alla provincia di Frosinone. Il collegio uninominale del Senato, invece, è unico e racchiude interamente le province di Frosinone e Latina. Parliamo in totale di 124 Comuni. Tutti questi quattro collegi, secondo lo studio dell'Istituto Cattaneo, sono considerati blindati per il centrodestra. Poi ci sono i proporzionali plurinominali, nei quali verranno presentati i cosiddetti "listini": quattro nomi con l'alternanza uomo-donna. O viceversa. Per la Camera il collegio proporzionale del Basso Lazio racchiude le province di Frosinone e Latina ed elegge 4 deputati. Quello del Senato comprende, oltre le due province, anche Viterbo e Guidonia Montecelio. I seggi a disposizione sono 6.

Il centrodestra

I 4 collegi maggioritari sono molto ambiti nel centrodestra: secondo l'Istituito Cattaneo "blindati" per la coalizione, anche se secondo altre rilevazioni la Camera Frosinone-Sora sarebbe contendibile. Per il Pd il discorso è diverso: l'affollamento su Roma comporta che alcuni pezzi da novanta dovranno essere designati nei primi posti dei collegi proporzionali. Togliendo spazi ai rappresentanti locali. Ma vediamo la situazione. Nella Lega il deputato e coordinatore regionale Claudio Durigon avrà un collegio blindato. Gli altri nomi sono quelli del senatore Gianfranco Rufa e dell'ex sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Ma pure Francesca Gerardi proverà a giocarsi le sue carte. Però tutti dovranno fare i conti con i big. Alcune indiscrezioni: Barbara Saltamartini, Federico Freni, Simonetta Matone, Giulia Bongiorno, Davide Bordoni. Però l'opzione che sta rimbalzando nelle ultime ore è quella che conduce all'imprenditore Antonio Angelucci, parlamentare da tre legislature, eletto nelle file di Forza Italia (la volta scorsa nella circoscrizione Lazio 1). In questo momento però il suo nome circola anche con riferimento alla Lega. Evidente che per lui ci sarebbe una candidatura blindata. Per quanto riguarda Forza Italia, sarà il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone a dare le carte. Tenendo presente però che pure in questo caso non si potrà prescindere dalle scelte dei big. In primis Antonio Tajani, coordinatore nazionale degli "azzurri". Senza dimenticare il deputato Paolo Barelli, che peraltro nel 2018 è stato eletto a Montecitorio in uno dei collegi maggioritari della provincia di Latina. Ma attenzione pure ad Anna Grazia Calabria e Alessandro Battilocchio. Nelle ultime ore è tornato a circolare pure il nome di Giuseppe Incocciati, fedelissimo di Tajani. Diverso il discorso per Fratelli d'Italia, come ha confermato l'onorevole Paolo Trancassini, presidente regionale del partito. La territorialità e il fatto di essere "uscente" dovrebbero essere tenuti in considerazione in via prioritaria. Se così sarà, i senatori Massimo Ruspandini (Frosinone) e Nicola Calandrini (Latina) non avranno problemi per la ricandidatura. Da vedere però in quale collegio. E se nel maggioritario o nel proporzionale. Nel Lazio il partito di Giorgia Meloni ha tanti esponenti di primo livello: Francesco Lollobrigida, Fabio Rampelli, Roberta Angelilli, Chiara Colosimo, Paolo Trancassini, Giancarlo Righini. Bisognerà vedere gli incastri, specialmente nel proporzionale.

Il Partito Democratico
La lista del Pd si chiama Democratici e Progressisti e comprende anche Demos, Socialisti e Articolo 1. L'accordo con Azione di Carlo Calenda restringerà ulteriormente gli spazi. La federazione provinciale di Frosinone ha indicato Francesco De Angelis per il primo posto nel plurinominale della Camera Frosinone-Latina. Anche in questo caso, però, ci sarà il pressing dei big. Nel 2018 in questo collegio venne eletto Claudio Mancini, autorevole esponente Dem nel Lazio. A Roma scenderanno in campo, tra gli altri, il Governatore Nicola Zingaretti (proporzionale) e Cecilia D'Elia. Nell'intera regione dovranno essere candidati Bruno Astorre, Marianna Madia, Marta Leonori, Michela De Biase, Roberto Morassut, Marco Vincenzi, Massimiliano Valeriani, Patrizia Prestipino. Non sarà semplice per gli esponenti Democrat delle province di Frosinone e Latina riuscire ad ottenere una candidatura eleggibile. Anche se Francesco De Angelis, presidente del Consorzio industriale regionale unico, proverà ad andare a dama. Mancano 17 giorni al termine ultimo per la presentazione delle candidature nei vari collegi. Succederà di tutto.