Sono pronti alla sfiducia, Fratelli d'Italia e Latina nel Cuore, che in due note distinte, ufficializzano la volontà di lasciare l'aula il 28 settembre, data del primo Consiglio comunale dopo le ultime elezioni suppletive, per dirigersi dal notaio così da sfiduciare il sindaco Damiano Coletta. Questa volta, il centrodestra potrebbe avere i numeri, visto che anche Forza Italia sembra appoggiare la decisione.

"Come dichiarato più volte in sede pubblica e a mezzo stampa, il 28 settembre i consiglieri di Fratelli d'Italia procederanno con le azioni volte a sfiduciare Coletta. Questa è la linea politica stabilità dal coordinamento comunale del nostro partito, in accordo con il coordinatore provinciale Nicola Calandrini e con il vice coordinatore regionale Enrico Tiero.  "Abbiamo ribadito più volte - spiegano i dirigenti di Fratelli d'Italia - la ferma intenzione di sfiduciare un sindaco che non ha né la maggioranza in Consiglio Comunale né la maggioranza dei cittadini; lo ha ampiamente dimostrato il risultato elettorale maturato il 4 settembre scorso. Per questo motivo mercoledì 28 settembre, durante il primo consiglio comunale, dopo la proclamazione dei consiglieri e il giuramento del Sindaco, i consiglieri di Fratelli d'Italia abbandoneranno l'aula e procederanno con le operazioni per la sfiducia". "Latina deve riprendersi il ruolo che le compete: quello di trainare, attraverso la progettualità e la buona amministrazione, tutto il territorio verso un periodo fatto di sviluppo e di crescita. Può farlo soltanto riprendendo la consapevolezza delle proprie potenzialità, abbandonando la politica del sospetto e abbracciando invece quella del coraggio - conclude Daniela Vivolo, vice coordinatore comunale di Fratelli d'Italia Latina - ed è evidente che questo non può accadere con una amministrazione firmata Coletta".

Dello stesso avviso Latina nel Cuore: "Come ribadito più volte in sede pubblica e nelle dichiarazioni alla stampa, il Movimento Politico Latina nel Cuore ritiene che mercoledì 28 settembre, subito dopo la convocazione del primo Consiglio Comunale, con la proclamazione dei consiglieri e il giuramento del sindaco, l'unica strada percorribile sia quella di recarsi dal Notaio e firmare la sfiducia nei confronti di Coletta, il quale non ha né la maggioranza in Consiglio Comunale, né tantomeno la fiducia dei suoi concittadini. Altre soluzioni non sono praticabili. In questo anno di esperienza amministrativa, infatti, il nostro impegno per contribuire al rilancio della città attraverso idee e proposte avanzate nelle Commissioni Consiliari è stato massimo, ma il confronto con chi non sa cosa sia la programmazione è stato vano. Basti pensare al Piano Antenne, nato da una proposta del centrodestra ma completamente ignorato dall'Ente di Piazza del Popolo appena qualche giorno fa, quando il Comune ha concesso l'autorizzazione per l'installazione di un'antenna 5G al Lido di Latina in barba al vincolo paesaggistico esistente. Per non parlare degli oltre 6 milioni di euro di finanziamenti per le scuole persi, la pessima gestione del sistema dei rifiuti e della raccolta differenziata, gli ultimi posti in tutte le classifiche socioeconomiche del Paese, nonché gli innumerevoli episodi di violenza e degrado finiti sui giornali nelle ultime settimane, frutto della noncuranza, dell'indifferenza e della politica di divisione messa in campo da Coletta. Persino il Commissario ha ottenuto più risultati in appena 60 giorni di lavoro rispetto ai suoi ultimi sei anni di governo, con quest'ultimo costretto anche a prolungare la sua permanenza in Comune – unico caso in Italia di tutoraggio di un sindaco – per cercare di salvare una città sull'orlo del dissesto finanziario, come certificato già in passato dalla Corte dei Conti e dal Revisore dei Conti. Il neoeletto primo cittadino prenda atto dell'incapacità ed impossibilità di governare: le sue dimissioni, queste si, sarebbero un atto di responsabilità nei confronti della città. Il Movimento Politico "Latina nel Cuore" rimane convintamente alternativo a Coletta negli interessi della nostra città e dei suoi stupendi Borghi e, pertanto, desidera ribadire ancora una volta come non vi sia strada alternativa alla sfiducia: solo così Latina potrà voltare finalmente pagina, grazie ad una nuova amministrazione che restituisca dignità alla nostra città, faccia ripartire l'economia e conceda una prospettiva futura alle nuove generazioni".