La sconfitta alle politiche e la grande occasione di rivincita delle regionali. Nel mezzo, la fine per mano del centrodestra dell'amministrazione di Latina, che rende ancora più importanti le già interessanti elezioni amministrative del 2023. Di carne al fuoco, l'altra sera, ce n'era molta alla direzione provinciale del Partito democratico di Latina che si è svolta al Park Hotel. E che l'occasione fosse importante lo dimostra la presenza del segretario regionale Bruno Astorre e del deputato del collegio di Latina Matteo Orfini. A fare gli onori di casa è stato ovviamente il segretario Omar Sarubbo, che per prima cosa ha ringraziato militanti e dirigenti del partito che hanno messo grande impegno nell'ultima campagna elettorale. In provincia, nel suo piccolo e per quel che conta in uno scenario di sconfitta, il Pd ha aumentato i consensi dal 12,9% al 14% circa. Non tanto, ma già qualcosa. La direzione provinciale è servita soprattutto a chiarire un concetto: i dem dovranno essere il baluardo attorno a cui costruire una coalizione che dovrà arginare la crescita elettorale di Giorgia Meloni e del centrodestra.


Il voto del 25 settembre è stato ovviamente uno choc per i dem. La sconfitta è stata sonora e ora il partito si avvia verso una nuova fase congressuale per eleggere un segretario che prenderà il posto di Enrico Letta. Ma nel mezzo ci sono le elezioni regionali del Lazio e la tempistica congressuale non è chiara. In questo clima, il Pd deve costruire una coalizione in grado di contendere la Regione alla destra. Impresa al momento complessa dal momento che i potenziali alleati, cioè M5S e Terzo Polo sono entrambi titubanti rispetto a una corsa unitaria nel Lazio. Il segretario regionale del Pd Bruno Astorre ha comunque seminato ottimismo: <Se ci concentriamo sui temi regionali, possiamo costruire un'alleanza, cui poi vanno dati passione e sentimento. Se tutta la classe dirigente del Lazio capisce che il campo largo può essere il modello, potremmo prenderci la rivincita sulle elezioni politiche. Programma, coalizione e continuare il modello Lazio. In questi anni, c'è stata una grande unità - da Azione ai 5 stelle - che ha portato a risultati molto positivi. Se parliamo delle cosa da fare, troviamo una quadra. Sono ottimista e fiducioso>, ha concluso il segretario regionale. Omar Sarubbo, invece, al di là dell'analisi del voto, ha lanciato un appello a tutto il partito per dare vita a una fase di confronto profondo, non solo interno ma aperto alle comunità locali. Perché il vero obiettivo, oggi, per i dem, è recuperare consensi. Crescere quando si va alle urne, dalle comunali in su. Nella visione emersa dal discorso del segretario provinciale, il ruolo del Pd dovrà essere quello di collante delle forze alternative alla destra e dunque essere competitivo già a partire dalle regionali.

A questo appuntamento i dem si presenteranno certamente con i due consiglieri regionali uscenti, Salvatore La Penna ed Enrico Forte. E poi spazio anche all'attuale assessore regionale Enrica Onorati e a esponenti del sud pontino. E per le comunali di Latina? Per decidere c'è tempo ma l'obiettivo è quello di un campo largo che anche questa volta tenga dentro il civismo e si apra a 5 stelle e Terzo Polo. Sarà una strada lunga ma per contrastare il centrodestra, obbligata.